metz yeghern 001

Il 24 aprile ricorre la commemorazione del genocidio armenoMetz Yeghérn per gli Armeni, il Grande Male. Esattamente cento anni fa, nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915, vennero eseguiti i primi arresti di intellettuali e politici armeni, cui seguirono persecuzioni, deportazioni e massacri delle popolazioni.

"Dopo aver subito per secoli conquiste e dominazioni, in epoca moderna gli armeni rimasti sudditi dell'Impero ottomano cercarono di ottenere l'indipendenza per via rivoluzionaria (1887-90) e subirono numerosi massacri fino allo sterminio di massa del 1914-16, che ne provocò la diaspora. Al termine della Prima guerra mondiale, le potenze alleate imposero alla Turchia la concessione dell'indipendenza agli armeni (Trattato di Sèvres, 1920), ma l'accordo fu vanificato dall'arrivo al potere del leader nazionalista Atatürk, che diede inizio all'assimilazione politico-culturale delle minoranze etniche. Tuttavia gli armeni hanno conservato fino a oggi una forte impronta distintiva." [www.treccani.it]

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 Metz Yeghérn
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Libri Moderni

Mutafian, Claude

Metz Yeghérn : breve storia del genocidio degli armeni / Claude Mutafian ; a cura di Antonia Arslan ; presentazione di Mario Nordio ; postfazione di Boghos Levon Zekiyan

4. ed

Milano : Guerini, 2001

Abstract: L'autore ricostruisce il massacro di un milione e mezzo di armeni, avvenuto tra il 1915 e il 1918 ad opera del regime turco. L'ideologia dello sterminio lucido e sistematico di una intera etnia, perseguita poi da Hitler nei confronti del popolo ebreo, continua ad essere applicata anche ai nostri giorni in Bosnia, contro i curdi, tra gli hutu e i tutsi del Ruanda. Analizzando le origini di quello che fu il primo genocidio del XX secolo, il volume di Mutafian mostra come il secolo del grande progresso si era aperto e si chiude con questa grande ingiuria all'umanità.

 Metz Yeghérn
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Libri Moderni

Mutafian, Claude

Metz Yeghérn : breve storia del genocidio degli armeni / Claude Mutafian ; a cura di Antonia Arslan ; presentazione di Mario Nordio ; postfazione di Boghos Levon Zekiyan

5. rist

Milano : Guerini, 2005

Carte armene ;

Abstract: Metz Yeghérn, il Grande Male: così gli armeni ricordano il loro olocausto, con una parola che vuol dire, insieme, male fisico e anche morale, ciò che addolora, tortura, uccide. Il genocidio degli armeni, il primo del secolo, è avvenuto ottant'anni fa in Turchia con lo scopo di 'liberarla' della presenza armena. Se si esclude la piccola comunità di Costantinopoli, l'obiettivo fu raggiunto. Il genocidio del 1915 è perciò anche la prima 'pulizia etnica' di un secolo che chiude il millennio con altre 'pulizie' orrende. Nessuna di queste - incluso l'olocausto del popolo ebraico voluto da Hitler - è dovuta a motivazioni religiose. Viceversa, la cultura che sostiene i massacratori è essenzialmente secolare: si elimina e si uccide in nome di poteri, dominii e superiorità tutte terrestri, avide di terra e di beni, bisognose di cancellare la vita e la storia delle vittime. Commemorare l'ottantesimo del genocidio degli armeni non è quindi solo far memoria del passato a ridosso di drammi attuali e vicini, ma anche chiedersi perché e come il nostro secolo sia segnato da questi tragici eventi. Così facendo sappiamo di operare non solo perché venga resa giustizia a un popolo, ma anche perché altri lo facciano, abbandonando il lato oscuro della modernità.