Vandana Shiva (1952) è oggi una delle figure più note nei dibattiti sui beni comuni, sull’agricoltura e sull’industria alimentare. I temi che affronta sono quelli dell’acqua, della salvaguardia delle sementi antiche e della lotta agli OGM e alle forme di agricoltura non sostenibili. Si tratta di argomenti delicati, ma molto importanti; la stessa Vandana Shiva è divenuta una figura pubblica e fortemente simbolica, con tutto ciò che tale mitizzazione può comportare.

Questa piccola bibliografia è pensata per offrire un’introduzione alle sue opere e per incentivare, al di là di polarizzazioni e dicotomie semplicistiche, la curiosità per temi che ci riguardano quotidianamente.

 

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[Questa bibliografia è un'idea di Michela Facciotti e Andrea Tenca.]

 

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Trovati 34 documenti.

Il bene comune della terra
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Libri Moderni

Shiva, Vandana

Il bene comune della terra / Vandana Shiva ; traduzione di Roberta Scafi

Milano : Feltrinelli, 2006

Serie bianca ;

Abstract: Vandana Shiva è una scienziata ambientalista nota in tutto il mondo, tra gli esponenti di spicco del movimento democratico globale. In questo libro, Shiva fa il punto su quelle battaglie che anche grazie al suo contributo hanno assunto un rilievo internazionale - la lotta contro la privatizzazione delle risorse naturali, i brevetti sul vivente e l'impiego di organismi geneticamente modificati in agricoltura e nella produzione alimentare riconducendole a un progetto politico, economico e culturale di democratizzazione della globalità. L'autrice delinea dunque una alternativa alla globalizzazione economica, che giudica responsabile non soltanto della catastrofe ecologica imminente, ma anche dell'avvento dei fondamentalismi politici e religiosi. Vandana Shiva considera i brevetti sul vivente e la privatizzazione delle risorse naturali come l'ultima frontiera di un colonialismo che aveva cominciato a manifestarsi già nel Sedicesimo secolo con la recinzione delle terre comuni britanniche. La privatizzazione delle risorse comuni, insieme alla progressiva erosione dei beni e dei servizi pubblici e all'indebolimento dei meccanismi democratici di controllo dell'economia, costituiscono una grave minaccia in termini di sostenibilità ecologica e di sopravvivenza sociale.

Beni comuni
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A.A.V.V.

Beni comuni

Feltrinelli Editore, 10/12/2015

Abstract: Cosa sono i beni comuni? Può sembrare un gioco di parole, ma non è così facile dare dei beni comuni una definizione "comune", ovvero condivisa. Quando parliamo di questo argomento ci riferiamo tutti alla stessa cosa? Quando ci occupiamo, nel nostro lavoro, di attività che riguardano un bene di "interesse comune", ne siamo consapevoli? Ci comportiamo in maniera coerente con la natura del bene? Queste domande riguardano non solo gli operatori economici che, a diverso titolo, si occupano di beni comuni, ma anche chi opera nel settore giuridico e sociale nonché in quello delle decisioni politiche, ambiti in cui si tende a contrapporre – spesso in modo semplicistico – il privato con il pubblico e il profit con il non profit. Una tavola rotonda per approfondire questi temi a partire dal contributo di Stefano Rodotà, un modo di ragionare tra manager, imprenditori e professionisti sulla rilevanza a medio e lungo termine dei beni comuni nel mercato attuale.

Beni comuni. Un manifesto
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Mattei, Ugo

Beni comuni. Un manifesto

Laterza, 12/06/2012

Abstract: Cosa hanno in comune lacqua potabile, una foresta, una piazza, con la salute dei cittadini o i flussi di conoscenza che scorrono nella rete? La risposta è che in tutti i casi si tratta di 'beni comuni non appropriabili né da privati né dallo Stato. È paradossale che una evidenza così lampante solo da qualche anno concentri lattenzione di un numero crescente di giuristi, filosofi, antropologi, fino a diventare oggetto di un vero e proprio manifesto come questo. Roberto Esposito, la RepubblicaQuesto Manifesto si propone di far emergere in piena luce il 'potenziale rivoluzionario della nozione di 'beni comuni. Con scrittura chiara e accattivante, Mattei guida il lettore alla scoperta delle diverse modalità con cui il 'saccheggio dei beni comuni opera e alla conoscenza dei movimenti più significativi che hanno prefigurato nuovi scenari. Sandro Mezzadra, il manifesto

Campi di battaglia
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Libri Moderni

Shiva, Vandana

Campi di battaglia : biodiversità e agricoltura industriale / Vandana Shiva ; [introduzione e aggiornamento di Gianni Tamino]

Milano : Ambiente, 2009

Tascabili dell'ambiente ; 3

Abstract: L'agricoltura industriale si basa infatti sul consumo intensivo di combustibili fossili, impiegati per produrre fertilizzanti e pesticidi e per alimentare il sistema agricolo globale. Se è vero che le applicazioni della chimica e della meccanizzazione all'agricoltura hanno assicurato rese tali da soddisfare i fabbisogni alimentari di un numero enorme di persone, è altrettanto vero che negli ultimi anni, anche a causa delle richieste crescenti da parte della Cina e di altri paesi emergenti, il modello meccanicista ha iniziato a mostrare limiti evidenti. Le risposte - cibi modificati geneticamente, brevetti sulle sementi e sugli organismi e monocolture estreme - vanno nella direzione sbagliata, e rischiano di amplificare i danni già prodotti agli ecosistemi e alle popolazioni che li abitano. L'accelerazione dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici costituisce poi un'ulteriore ragione per affrancarsi quanto prima dall'agricoltura industriale, responsabile su scala globale di una quota significativa di emissioni di gas serra.

Campi di battaglia. Biodiversità e agricoltura industriale
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Shiva, Vandana

Campi di battaglia. Biodiversità e agricoltura industriale

Edizioni Ambiente, 24/07/2013

Abstract: L'agricoltura industriale si basa infatti sul consumo intensivo di combustibili fossili, impiegati per produrre fertilizzanti e pesticidi e per alimentare il sistema agricolo globale. Se è vero che le applicazioni della chimica e della meccanizzazione all'agricoltura hanno assicurato rese tali da soddisfare i fabbisogni alimentari di un numero enorme di persone, è altrettanto vero che negli ultimi anni, anche a causa delle richieste crescenti da parte della Cina e di altri paesi emergenti, il modello meccanicista ha iniziato a mostrare limiti evidenti. Le risposte - cibi modificati geneticamente, brevetti sulle sementi e sugli organismi e monocolture estreme - vanno nella direzione sbagliata, e rischiano di amplificare i danni già prodotti agli ecosistemi e alle popolazioni che li abitano. L'accelerazione dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici costituisce poi un'ulteriore ragione per affrancarsi quanto prima dall'agricoltura industriale, responsabile su scala globale di una quota significativa di emissioni di gas serra.

Chi nutrirà il mondo? Manifesto per il cibo del terzo millennio
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Shiva, Vandana - Pannofino, Gianni

Chi nutrirà il mondo? Manifesto per il cibo del terzo millennio

Feltrinelli Editore, 29/04/2015

Abstract: Una guerra nascosta distrugge ogni giorno il nostro pianeta. Da una parte l'agricoltura delle multinazionali, degli espropri di intere regioni del globo, della pioggia spietata dei pesticidi e dei fertilizzanti, del monopolio di OGM sempre più fragili e costosi, dell'abolizione sottaciuta di interi capitoli della carta dei diritti umani. Dall'altra l'agricoltura dei piccoli contadini, che in ogni parte del pianeta coltivano la loro terra nel rispetto dell'ecosistema e si fanno alleati della ricchezza silenziosa della biodiversità. Chi nutrirà davvero il mondo, le multinazionali o i piccoli contadini? La risposta di Vandana Shiva è molto netta. Non saranno i grandi brand del settore agroalimentare. Sarà la miriade di progetti socialmente, economicamente, ecologicamente sostenibili, ormai diffusi ovunque nel mondo. Saranno le risorse spontanee di un'agricoltura libera dalla gabbia delle monocolture e restituita all'equilibrio della natura e della biodiversità.Vandana Shiva ci regala in queste pagine un manifesto unico al mondo, che condensa con inedita chiarezza e radicalità trent'anni di ricerche e coraggiose realizzazioni sul campo. Un manifesto che esce in prima edizione mondiale in Italia, paese ospitante dell'Expo dal tema: "Nutrire il pianeta, energia per la vita".

Cibo e salute
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Libri Moderni

Cibo e salute : manuale di resistenza alimentare / Vandana Shiva ... [et al.] ; traduzione: Massimo Bani, Claudia Benatti, Giuliana Lomazzi ; revisione e adattamento: Claudia Benatti ; [con il contributo di Franco Berrino]

Firenze ; Roma : Navadnya international ; Firenze : Terra nuova, 2018

Abstract: Una vera rivoluzione oggi può e deve partire dalla produzione del cibo, un grande campo di azione dove il sistema agroalimentare globalizzato ha cancellato la biodiversità, avvelenato il suolo e reso la nostra dieta sempre più omologata e insostenibile. Il cambio di paradigma si impone anzitutto nella produzione agricola e nella salvaguardia dell'ambiente, da cui dipende il mantenimento degli ecosistemi e della salute dell'uomo. Gli autori del libro, tra cui spiccano le figure di Vandana Shiva e Franco Berrino, tracciano un'inversione di rotta a cominciare dal nostro stile di vita: bisogna dire sì ai sistemi agricoli naturali su piccola scala, per recuperare la vitalità del cibo e garantire un accesso più democratico alle risorse della terra. E bisogna dire no all'avanzata di un modello produttivo basato sullo sfruttamento dei popoli e degli ecosistemi. In gioco c'è la nostra salute e la sopravvivenza pacifica sul pianeta Terra.

Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini
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Dandini, Serena

Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini

Rizzoli, 04/05/2011

Abstract: Cosa hanno in comune la regina Maria Antonietta, Vandana Shiva, Peter Sellers, Fabrizio De André, Virginia Woolf e George Harrison? La risposta è nel libro che avete tra le mani: il racconto di una passione che si intreccia, inestricabile come un gelsomino rampicante, con amori letterari, pittorici e cinematografici, ricordi di viaggi, aneddoti di vita giardiniera e riflessioni sulle sfide e le frontiere della felicità sostenibile. Serena Dandini ci conduce in una passeggiata sentimentale alla ricerca della bellezza che potrà salvarci, con un libro dedicato a chi voleva cambiare il mondo e invece dopo un po' si è accorto che è stato il mondo a cambiargli i connotati. Viaggiando tra parchi incantati e vivai sconosciuti, imbarcandoci sulle navi di cacciatori di piante d'altri tempi, sbirciando gli amori romantici per un raffinato musicista o per un carico di concime, scopriamo insieme con lei che non è mai troppo tardi per mettere dei fiori nei nostri cannoni e bombardare almeno il perimetro del balconcino di casa. Perché, come recita un antico proverbio cinese, chi pianta un giardino semina la felicità.

 Dalla parte degli ultimi
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Libri Moderni

Shiva, Vandana

Dalla parte degli ultimi : una vita per i diritti dei contadini / Vandana Shiva ; prefazione di Cinzia Scaffidi

Bra : Slow food, c2007

Terra madre ;

Abstract: Vandana Shiva si è riconosciuta appieno nelle tematiche sollevate da Slow Food con Terra Madre, l'incontro mondiale delle comunità del cibo, e ne ha abbracciato con entusiasmo la filosofia, partecipando attivamente alle due edizioni dell'incontro torinese. In questo libro ripercorre le esperienze di una vita dalla parte degli ultimi: le vittorie e le sconfitte, le gioie e lo sconforto di una battaglia che, comunque, vale la pena di essere combattuta. Il volume riprende e sintetizza le tematiche che sono proprie della studiosa indiana - il diritto ai semi, la biopirateria, la non-brevettibilità della vita - leggendole sotto una luce nuova, quella che mette al centro della rinascita dell'agricoltura, non solo nei Paesi del terzo mondo ma anche nei centri sviluppati del pianeta, il recupero dei saperi e del ruolo delle comunità locali per creare un rinnovato rapporto fra l'uomo e la terra, basato sul rispetto reciproco e su un'idea di futuro possibile.

Eating planet 2012. Nutrirsi oggi: una sfida per l'uomo e il pianeta
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Eating planet 2012. Nutrirsi oggi: una sfida per l'uomo e il pianeta

Edizioni Ambiente, 26/04/2012

Abstract: Siamo in grado di produrre cibo per tutti gli abitanti della Terra e di distribuirlo con equità? È possibile convertire il settore agroalimentare in chiave sostenibile così da salvaguardare l'ambiente e risparmiare risorse? Quali sono le buone regole per uno stile alimentare sostenibile che mantenga a lungo la salute delle persone? Nelle grandi tradizioni culinarie è possibile riscoprire gli ingredienti indispensabili a un mangiare sano, equo e conviviale?I paradossi del sistema alimentare globale, il valore culturale del cibo, i trend della produzione e del consumo, gli effetti sulla salute e sull'ambiente sono tra i temi di Eating Planet 2012, il primo report globale su cibo e nutrizione realizzato dal Barilla Center for Food & Nutrition con la collaborazione del Worldwatch Institute. L'analisi dei problemi e la discussione delle possibili soluzioni sono arricchite dal contributo di esperti e personalità di grande prestigio: Tony Allan, Ellen Gustafson, Michael Heasman, Hans Herren, Alex Kalache, Mario Monti, Aviva Must, Joaquín Navarro-Valls, Marion Nestle, Raj Patel, Shimon Peres, Carlo Petrini, Paul Roberts, Vandana Shiva, Ricardo Uauy.

L' economia della felicità
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Videoregistrazioni: DVD

Norberg-Hodge, Helena

L' economia della felicità / un film di Helena Norbert [i.e. Norberg] Hodge

Firenze : Cecchi Gori home video, [2011]

Abstract: I pensatori e gli attivisti che sono intervistati nel film vengono da ogni continente e rappresentano gli intessi della piu' grande maggioranza di persone sul pianeta. Il loro messaggio è chiaro: se vogliamo rispettare e rivitalizzare la diversità sia biologica che culturale dobbiamo tornare a localizzare l'attivita' economica. Essi sostengono che la Transizione Sistematica - dall'economia globalizzata a quella locale è quasi una formula magica che ci permetterà di ridurre la nostra impronta biologica e, allo stesso tempo, ci permettera' di aumentare il benessere dell'uomo.

Fare pace con la Terra
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Libri Moderni

Shiva, Vandana

Fare pace con la Terra / Vandana Shiva ; traduzione di Gianni Pannofino e Gioia Guerzoni

Milano : Feltrinelli, 2012

Serie Bianca

Abstract: Vandana Shiva è diventata una delle più importanti testimonial delle lotte per la difesa dell'ecosistema, contro il saccheggio delle risorse naturali che le grandi corporation da tempo perseguono, senza alcun rispetto per le popolazioni né per i luoghi. È una logica drammatica che sta facendo precipitare il nostro pianeta verso una situazione di non ritorno, contro cui si oppone il sapere antico, connesso con la natura e il suo ciclo, delle popolazioni indigene. L'aggressiva politica delle corporation negli ultimi anni ha fatto un salto di qualità. Le multinazionali sempre più ricorrono all'uso strutturato della forza, trasformando in senso regressivo i paesi in veri e propri stati militarizzati corporativi come testimoniano quanto sta accadendo nelle zone tribali indiane e l'arresto di numerosi ambientalisti e difensori dei diritti umani. Contro questo, in tutto il mondo si sta formando un'altra consapevolezza che pone al centro i diritti di Madre Terra. In pieno caos, con coraggio e tanto amore, la gente comune, dal basso, sta costruendo una nuova visione del pianeta. Questo libro fa il punto proprio sullo scontro in atto tra le due opposte concezioni del mondo.

Fare pace con la terra
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Shiva, Vandana

Fare pace con la terra

Feltrinelli Editore, 21/03/2012

Abstract: Vandana Shiva è diventata una delle più importanti testimonial delle lotte per la difesa dell'ecosistema, contro il saccheggio delle risorse naturali che le grandi corporation da tempo perseguono, senza alcun rispetto per le popolazioni né per i luoghi. È una logica drammatica che sta facendo precipitare il nostro pianeta verso una situazione di non ritorno, contro cui si oppone il sapere antico, connesso con la natura e il suo ciclo, delle popolazioni indigene. L'aggressiva politica delle corporation negli ultimi anni ha fatto un salto di qualità. Le multinazionali sempre più ricorrono all'uso strutturato della forza, trasformando in senso regressivo i paesi in veri e propri stati militarizzati corporativi – come testimoniano quanto sta accadendo nelle zone tribali indiane e l'arresto di numerosi ambientalisti e difensori dei diritti umani.Contro questo, in tutto il mondo si sta formando un'altra consapevolezza che pone al centro i diritti di Madre Terra.In pieno caos, con coraggio e tanto amore, la gente comune, dal basso, sta costruendo una nuova visione del pianeta. Questo libro fa il punto proprio sullo scontro in atto tra le due opposte concezioni del mondo.

Fragole d'inverno. Perché saper scegliere cosa mangiamo salverà il pianeta (e il clima)
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Ciconte, Fabio

Fragole d'inverno. Perché saper scegliere cosa mangiamo salverà il pianeta (e il clima)

Laterza, 08/10/2020

Abstract: Siamo abituati ad associare le emissioni di CO2 solo alla produzione energetica e ai trasporti. Ma vi siete mai chiesti quanto esse dipendano da cosa scegliamo di mangiare? La risposta è una sola: moltissimo, perché le abitudini di consumo, i processi di produzione e il riscaldamento globale ormai sono legati a doppio filo. Il direttore dell'associazione ambientalista Terra! e autore di importanti inchieste sulle filiere agro-alimentari ci racconta perché saper scegliere cosa mangiamo ci salverà dalla crisi climatica.Se il clima cambia, cambia l'agricoltura. Se cambia l'agricoltura, cambia anche il cibo che mangiamo. È sotto i nostri occhi: la crisi climatica ha già sconvolto i cicli colturali, stanno diminuendo le api mettendo a rischio l'impollinazione, le ondate di maltempo distruggono interi raccolti, gli agricoltori abbandonano la terra perché il cibo che producono vale sempre meno. E non è tutto. L'aumento degli allevamenti industriali si traduce in milioni di ettari di deforestazione all'anno e sfruttamento delle terre arabili per la produzione di mangimi. Il consumo smisurato di acqua e fertilizzanti così come la quantità di alimenti sprecati si aggiungono alle ragioni gravi che attentano alla salute del nostro pianeta. È arrivato il momento di essere tutti consapevoli che l'agricoltura e gli altri usi della terra sono responsabili del 23% delle emissioni climalteranti totali, una cifra che arriva al 37% se si includono i processi di trattamento dei prodotti alimentari. E, fatto non meno importante, sull'altare del nostro fabbisogno si sta sacrificando l'equilibrio tra il consumo di risorse naturali a livello globale con la capacità del pianeta di rigenerarle. Comprendere tutto questo significa da una parte assumere abitudini di consumo rispettose del clima, delle stagioni e della biodiversità; dall'altra chiedere alla politica e alle istituzioni di rendere l'agricoltura non una nemica, ma un'alleata del pianeta.

Le guerre dell'acqua
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Libri Moderni

Shiva, Vandana

Le guerre dell'acqua / Vandana Shiva ; traduzione di Bruno Amato

2. ed

Milano : Feltrinelli, 2003

Serie bianca ;

  • Non prenotabile
  • Copie totali: 1
  • In prestito: 0
  • Prenotazioni: 0

Abstract: Nel 1995 il vicepresidente della Banca mondiale espresse una previsione inquietante: Se le guerre di questo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del secolo prossimo avranno come oggetto del contendere l'acqua. Molti segni fanno pensare che avesse ragione. Le prime pagine di questo libro parlano di acqua insufficiente in Israele, India, Cina, Bolivia, Canada, Messico, Ghana e Stati Uniti. Le guerre dell'acqua non sono una prospettiva lontana nel futuro. Il conflitto è già in corso, anche se non è sempre visibile. Molti conflitti politici di questo tipo sono infatti celati o repressi: chi controlla il potere preferisce mascherare le guerre dell'acqua travestendole da conflitti etnici e religiosi.

Le guerre dell'acqua
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Libri Moderni

Shiva, Vandana

Le guerre dell'acqua / Vandana Shiva ; traduzione di Bruno Amato

3. ed

Milano : Feltrinelli, 2006

Universale economica. Saggi ; 1803

  • Non prenotabile
  • Copie totali: 1
  • In prestito: 0
  • Prenotazioni: 0

Abstract: Nel 1995 il vicepresidente della Banca mondiale espresse una previsione inquietante: Se le guerre di questo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del secolo prossimo avranno come oggetto del contendere l'acqua. Molti segni fanno pensare che avesse ragione. Le prime pagine di questo libro parlano di acqua insufficiente in Israele, India, Cina, Bolivia, Canada, Messico, Ghana e Stati Uniti. Le guerre dell'acqua non sono una prospettiva lontana nel futuro. Il conflitto è già in corso, anche se non è sempre visibile. Molti conflitti politici di questo tipo sono infatti celati o repressi: chi controlla il potere preferisce mascherare le guerre dell'acqua travestendole da conflitti etnici e religiosi.

Il bene comune della Terra
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Shiva, Vandana

Il bene comune della Terra

Feltrinelli Editore, 27/12/2012

Abstract: Un vero e proprio manifesto per chi cerca alternative al globalismo economico a senso unico, verso una nuova democrazia mondiale. Vandana Shiva fa il punto su quelle battaglie che, anche grazie al suo contributo, hanno assunto un rilievo internazionale – la lotta contro la privatizzazione delle risorse naturali, i brevetti sul vivente e l'impiego di organismi geneticamente modificati in agricoltura e nella produzione alimentare – riconducendole a un progetto politico, economico e culturale di democratizzazione della globalità. Delinea dunque un'alternativa alla globalizzazione economica, che giudica responsabile non soltanto della catastrofe ecologica imminente, ma anche dell'avvento dei fondamentalismi politici e religiosi. La privatizzazione delle risorse comuni, insieme alla progressiva erosione dei beni e dei servizi pubblici e all'indebolimento dei meccanismi democratici di controllo dell'economia, costituisce una grave minaccia in termini di sostenibilità ecologica e di sopravvivenza sociale. Una minaccia che richiede una risposta rapida e forte.

Il bene comune della Terra
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Shiva, Vandana - Scafi, Roberta

Il bene comune della Terra

Feltrinelli Editore, 06/05/2015

Abstract: Un vero e proprio manifesto per chi cerca alternative al globalismo economico a senso unico, verso una nuova democrazia mondiale. Vandana Shiva fa il punto su quelle battaglie che, anche grazieal suo contributo, hanno assunto un rilievo internazionale – la lotta contro la privatizzazione delle risorse naturali, i brevetti sul viventee l'impiego di organismi geneticamente modificati in agricoltura enella produzione alimentare – riconducendole a un progetto politico, economico e culturale di democratizzazione della globalità. Delinea dunque un'alternativa alla globalizzazione economica, che giudica responsabile non soltanto della catastrofe ecologica imminente,ma anche dell'avvento dei fondamentalismi politici e religiosi.La privatizzazione delle risorse comuni, insieme alla progressiva erosione dei beni e dei servizi pubblici e all'indebolimento dei meccanismi democratici di controllo dell'economia, costituisce una grave minaccia in termini di sostenibilità ecologica e di sopravvivenza sociale. Una minaccia che richiede una risposta rapida e forte.

Il destino del cibo. Così mangeremo per salvare il mondo
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Codignola, Agnese

Il destino del cibo. Così mangeremo per salvare il mondo

Feltrinelli Editore, 20/02/2020

Abstract: Per vivere in modo sano una persona ha bisogno di mangiare almeno due volte al giorno, assumendo proteine, vitamine, sali minerali, fibre, zuccheri, acqua e molto altro. Mentre la febbre del clima trasforma il mondo sotto i nostri occhi, noi abbiamo una certezza: nel 2030 saremo dieci miliardi.Come nutrire il maggior numero possibile di persone senza distruggere quello che resta della Terra? La maniera in cui mangiamo e produciamo il nostro cibo non è più sostenibile. Non possiamo sfruttare le risorse che ci rimangono nel modo sbagliato e questo significa soprattutto una cosa: dobbiamo cambiare abitudini.La buona notizia è che qualcuno ha già cominciato a farlo. Contaminando le discipline, dalla medicina alla cosmologia, dalla biologia marina alla genetica più avanzata, dall'agricoltura alla meteorologia, in angoli diversi del pianeta alcuni ricercatori hanno iniziato a immaginare un futuro alternativo. Da gesti piccolissimi e da idee coraggiose sono nati grandi esperimenti, capaci di aprire la strada alla rivoluzione alimentare che, se lo vorremo davvero, salverà il mondo.Stiamo imparando a coltivare le carni per averne in quantità illimitate, con un consumo infinitamente ridotto di risorse rispetto agli allevamenti e senza costringere gli animali alla sofferenza e ai farmaci. Stiamo studiando la straordinaria capacità di rigenerazione del mare per ricreare gli ecosistemi che abbiamo distrutto. Stiamo coltivando sottoterra e laddove non è mai stato possibile farlo, grazie ai risultati provenienti dalle ricerche spaziali.In un viaggio al confine del progresso scientifico, tra serre galleggianti e fattorie idroponiche, Agnese Codignola mette in discussione la nostra cultura alimentare e ci aiuta ad aprire gli occhi sul destino del cibo, che è poi il nostro destino.

Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo
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Bevilacqua, Piero

Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo

Laterza, 18/05/2012

Abstract: Piero Bevilacqua mette insieme storia politica, storia economica e storia della cultura per descrivere l'attuale condizione del Pianeta, le ragioni per le quali stiamo come stiamo e i possibili (anche se difficili) rimedi. Ricominciare, a crisi finita, come se niente fosse stato, sarebbe il più grave degli errori. Sarà necessario invece cambiare stili di vita, abitudini, soprattutto consumi.Corrado Augias, "il venerdì di Repubblica"L'economia neoliberista o neoliberale che domina da trent'anni è del tutto irrazionale; eppure continua a dettare l'agenda politica. Lo storico Piero Bevilacqua indica vie alternative contro-movimenti sociali e beni comuni da riscoprire e re-imparare a condividere senza però nascondersi come tutto questo sia difficile da realizzare.Lelio Demichelis, "Tuttolibri"Abbiamo assistito soltanto alla solita crisi ciclica e tutto riprenderà come prima? La fine della tempesta finanziaria e il ritorno alla normalità metteranno tutto a posto?Il capitalismo è entrato in un'epoca di distruttività radicale. Dissolve le strutture della società, cannibalizza gli strumenti della democrazia, desertifica il senso della vita.Viviamo in una delle più paradossali società che la storia umana abbia mai edificato nel suo lungo cammino. Una ricchezza straripante che dilaga dappertutto e la condanna alla marginalità degli uomini e delle donne che la producono. Oceani di beni intorno a noi, che non servono però a dare tempo di vita, non ci liberano dalla precarietà, ci gettano nell'insicurezza, obbligano a un lavoro crescente, a rapporti umani definitivamente mercificati e privi di senso. Il culto dell'individualismo esorta al consumismo solitario di prodotti effimeri, degrada l'ambiente che abbiamo intorno, danneggia l'habitat sociale comune, è in conflitto con l'interesse generale. Paradossalmente, mentre spinge alla solitaria soddisfazione di ognuno, compromette alla radice la possibile felicità di tutti. È altra invece la direzione di marcia richiesta da un approdo più avanzato di civiltà. L'utilizzo dei beni comuni richiede non il possesso, ma la condivisione d'uso, non la predazione individuale, ma il godimento collettivo. Tale nuova dimensione pubblica della ricchezza deve oggi trovare il linguaggio che l'esprime, le parole capaci di raccontarla.