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Raccontare la guerra. Storie per bambini e ragazzi

Laggiù, dove Johnny viene mandato a combattere, può essere ovunque: immaginatelo coperto dalle sabbie del deserto, o dalla giungla tropicale; immaginatelo bruciato dal sole o flagellato dalle piogge torrenziali del monsone; immaginatelo popolato da contadini chini a lavorare in mezzo all’acqua delle risaie o alle stoppie della savana; oppure da pastori coi greggi inerpicati sul crinale delle montagne … Come vi pare: ci sarà sempre, nella realtà, un Laggiù che corrisponde a quello che avete immaginato. Purtroppo.
Tutti i diversi Laggiù che potete immaginare hanno però una caratteristica comune: sono paesi poveri, abitati da gente povera, e c’è una guerra.
(…) Le chiamano guerre dimenticate perché non se ne sa niente, due righe ogni tanto nelle pagine interne dei quotidiani. A meno che in una di queste guerre, per un qualche motivo, non sia direttamente impegnato un paese importante, cioè ricco, e allora questa guerra avrà l’onore della prima serata TV e allora di questa guerra –apparentemente – sapremo tutto.

(F. D’Adamo, Johnny il Seminatore, Fabbri 2005)
 
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× Soggetto Guerra nella letteratura per ragazzi - Italia

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Raccontare la guerra
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Libri Moderni

Fochesato, Walter

Raccontare la guerra : libri per bambini e ragazzi / Walter Fochesato

Novara : Interlinea, 2011

Biblioteca del Centro novarese di studi letterari. Saggi e testi ; 52

Abstract: Come si racconta la guerra a bambini e ragazzi? il saggio, ricco di citazioni, offre un'ampia ricostruzione di come il tema sia entrato nei libri, partendo dalla conclusione del processo risorgimentale per arrivare ai giorni nostri. Da Cuore a Capuana, da Vamba a Il piccolo alpino, passando per la prima guerra mondiale e le tragiche guerre del fascismo fino a giungere ai romanzi di grandi scrittori o illustratori quali Robert Westall, Uri Orlev, Tomi Ungerer, Roberto Innocenti e Lia Levi. A lungo la letteratura italiana per l'infanzia si è mostrata viziata da pesanti condizionamenti pedagogico-morallstici e ideologici. Soltanto verso i primi anni settanta si è cominciato a pubblicare storie che cercano di raccontare la guerra e i suoi orrori attraverso gli occhi dei ragazzi e affidandosi al primato della narrazione. Scrive Walter Fochesato: La presa di coscienza del non senso della guerra credo che passi attraverso l'esame delle guerre stesse e non in una debole e sovente noiosa perorazione attorno alla pace.