Era una sera qualsiasi. Stavamo a tavola. Io, papà e i nonni. Io ridevo e scherzavo come al solito. Però mi accorsi che c’erano tre paia di occhi che mi guardavamo ansiosi.
«Mi dovranno dire qualcosa di importante» pensai.
In quel momento mio padre parlò: «Liliana, sai che non puoi più andare a scuola...».
«Ah, no?» gli dissi io cercando un perché con gli occhi smarriti.
Lui lo capì. «Perché ci sono le nuove leggi per noi che siamo ebrei. Tu, come tutti i bambini ebrei, sei stata espulsa dalla scuola.»
Espulsa. Avevo appena compiuto otto anni, era settembre e la scuola cominciava il 12 ottobre. Quel giorno segnò un prima e un dopo nella mia infanzia. Il prima della vita di Liliana bambina, allegra e serena, e il dopo, di Liliana bambina ebrea, espulsa, poi esclusa, poi internata.

Liliana Segre con Daniela Palumbo, Fino a quando la mia stella brillerà, Piemme 2018

 

[Illustrazione di Sonia M.L. Possentini in Lorenza Farina, Il volo di Sara, Fatatrac 2011]

 


 

 

27 gennaio: Giorno della memoria

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

Legge 20 luglio 2000, n. 211 "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti". 


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× Data 2015
× Nomi Boyne, John
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× Target di lettura Ragazzi, età 11-15
× Data 2016
× Lingue Italiano
× Risorse Catalogo
× Nomi Sessi, Frediano

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Ultima fermata: Auschwitz
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Libri Moderni

Sessi, Frediano

Ultima fermata: Auschwitz : storia di un ragazzo ebreo durante il fascismo / Frediano Sessi

San Dorligo della Valle : Einaudi ragazzi, 2016

Carta bianca

Abstract: Quando nel 1938, il regime fascista vara le leggi razziali, comincia per gli ebrei un periodo duro di persecuzione e segregazione. L'Italia fascista toglie agli ebrei ogni diritto, anche a coloro che si sono convertiti alla religione cattolica. È il caso del giovane Arturo Finzi, che in un diario racconta le tappe della sua progressiva segregazione sociale. Senza più mezzi di sostentamento, la sua famiglia è costretta a trasferirsi a Roma, dove, dopo l'8 settembre del 1943, vivrà il dramma dell'occupazione nazista e della deportazione ad Auschwitz. Nel libro, Arturo Finzi è un personaggio di fantasia che ricorda, con esattezza storica, il dramma di tanti ragazzi e ragazze ebrei italiani che hanno visto morire le loro speranze di vita e d'amore assai prima di ritrovarsi su un treno merci dirette al campo di sterminio di Auschwitz. Arturo non tornerà mai più alla vita. Con lui muoiono anche tutti i sogni e i progetti di una generazione di giovani, sconvolta dalla Shoah e dalla violenza estrema della storia.