Agli inizi degli anni Ottanta, a causa del trasferimento di tutti i materiali documentari dai vecchi locali del collegio dei gesuiti al moderno magazzino librario progettato da Pier Luigi Nervi, si rese necessario razionalizzare la collocazione dei carteggi, degli archivi personali, delle carte sciolte e degli autografi conservati in busta. Le numerose serie presenti venivano individuate, fino a quel momento, sulla base del nome del titolare del fondo o di un nome di comodo, con numerazioni autonome fondo per fondo, non di rado fonte di equivoci ed errori. Per porvi rimedio, fu deciso di ricorrere ad un'unica serie, distinta da numeri progressivi arabi, che consentisse un riferimento univoco alle singole buste, lasciando inalterati e uniti fisicamente i singoli fondi. Denominata sinteticamente "Carteggi", per poterla distinguere dai manoscritti in volume, la nuova serie accolse anche i materiali dispersi o sconosciuti venuti alla luce durante il lavoro di riordino. La denominazione "Carteggi" ha avuto fortuna e, oggi, è comunemente utilizzata anche nelle citazioni degli studiosi.
Attualmente la serie dei Carteggi comprende oltre 1600 buste, per un totale stimato di circa 100.000 pezzi. Nella serie sono compresi lettere originali, documenti personali, poesie e prose d'autore, abbozzi, studi, copie di documenti antichi, disegni, carte sciolte ed altro dei secoli XVI-XX. Non fanno parte della serie tutte le carte donate dalla vedova dello scrittore di libri d'avventura Luigi Motta, il Centro di documentazione sulla poesia contemporanea, intitolato al poeta veronese Lorenzo Montano, l'archivio di Giuseppe Turcato, importante per la raccolta salgariana, e l'archivio di Lionello Fiumi, relativo alla poesia e alla letteratura del primo Novecento, conservato nell'omonimo Centro Studi Internazionale.
Per le ricerche nei Carteggi è a disposizione un catalogo generale a schede alfabetico dei mittenti, oltre agli strumenti di corredo analitici che sono stati approntati per alcuni fondi.