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Il 6 ottobre 1927 nelle sale cinematografiche americane venne distribuito il film che avrebbe cambiato per sempre il cinema: Il cantante di jazz. Precedentemente a questa data, i film erano accompagnati da musica dal vivo. Questa pellicola segnò la nascita del cinema sonoro e delle colonne sonore.
Ad oggi la soundtrack rappresenta l’insieme della voce, della musica e dei rumori presenti all’interno di un prodotto audiovisivo. Spesso il termine colonna sonora viene erroneamente legato unicamente alla musica. Le sole musiche dei film vengono infatti tecnicamente chiamate colonne musicali.
Nel cinema la musica ha assunto con l’avanzare degli anni un’importanza sempre maggiore, tanto che da diversi decenni vengono venduti dei CD contenenti le colonne musicali dei film.
La musica ha sempre avuto un’importanza fondamentale nei film perché contribuisce a determinarne le atmosfere e le situazioni, creando nello spettatore lo stato d’animo che il regista vuole dare attraverso le immagini.
La figura dell’apparato cinematografico che si occupa della creazione delle musiche è il compositore. Durante i decenni successivi all’avvento del sonoro la musica nei film ha avuto diverse estetiche e evoluzioni dovute alla personalizzazione data da ogni compositore e alla nascita di nuovi strumenti musicali, come i sintetizzatori usati da Vangelis. Numerosi compositori hanno anche operato un’evoluzione musicale nella propria carriera: basti pensare a Ennio Morricone, che ha utilizzato una musica sperimentale nei film di Sergio Leone (in campo sperimentale Morricone lavorò anche con il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza), passando poi a delle melodie orchestrali come in Nuovo Cinema Paradiso.
Da maggio a luglio il Centro Audiovisivi propone una nuova vetrinetta, dedicata ai compositori cinematografici, per dare importanza ad autori di musiche meno conosciuti. In ognuno di questi tre mesi verranno proposti due nomi di una certa caratura nel mondo delle colonne musicali, svariando tra autori con diverse tecniche e idee di musica. A giugno ci sarà inoltre uno spazio dedicato unicamente ai compositori premi oscar.
Numerosi sono i musicisti che hanno fatto e che stanno facendo la storia della musica nel cinema: da Henry Mancini a Bernard Herrmann, da Ennio Morricone a John Williams, da Hans Zimmer a Howard Shore.
Per iniziare nel mese di maggio la scelta è ricaduta su due grandi compositori contemporanei: Alexander Desplat e Junkie XL.
Alexandre Desplat (Parigi, 23 agosto 1961) è un compositore francese, autore di colonne sonore cinematografiche.
Ha vinto due Oscar per la colonna sonora su un totale di 11 candidature per i film Grand Budapest Hotel e La forma dell'acqua - The Shape of Water, e ha ricevuto due candidature al David di Donatello per il miglior musicista nel 2013 e nel 2016 per il film Reality e per Il racconto dei racconti, entrambi diretti da Matteo Garrone.
Tom Holkenborg, conosciuto anche come Junkie XL o JXL (Lichtenvoorde, 8 dicembre 1967), è un musicista, compositore e polistrumentista olandese. Usa l'acronimo JXL in quei casi in cui il termine Junkie potrebbe causare offesa. XL sta per Xpanding Limits.
La carriera da compositore di Nicola Piovani ha occupato diversi ambiti musicali: dalla musica per il cinema al teatro musicale, dalla musica da concerto alla popular music. Tra gli altri, scrisse due album con Fabrizio De Andrè.
Inizia a comporre colonne sonore per il cinema a partire dal 1968, quando collabora alla colonna sonora del film N.P.: Il segreto diretto da Silvano Agosti e il suo lavoro continua ininterrottamente ancora oggi.
La sua carriera si è concentrata per lo più all’interno delle produzioni cinematografiche italiane di cineasti come Mario Monicelli, Marco Bellocchio, Francesco Bertolucci, Federico Fellini e Nanni Moretti. Il suo nome è inoltre legato a Roberto Benigni, per il quale ha scritto le musiche dei film La vita è bella, con cui vinse l’oscar, Pinocchio e La tigre e la neve.
Lavorò anche per il film Nowhere, diretto dallo scrittore Luis Sepúlveda.
Le composizioni di Piovani seguono uno stile orchestrale, legato alla sua formazione da conservatorio, ma spesso, come nel caso dei film di Benigni, in cui si alternano toni comici e drammatici, ha attinto anche dall’avanspettacolo e dal varietà.
La carriera del compositore italiano Dario Marianelli è legata escusivamente a film internazionali e d’oltreoceano.
I suoi primi studi di composizione vengono fatti a Pisa. Successivamente si trasferisce a Londra dove segue ulteriori corsi di composizione e coreografia e inizia a creare le sue prime opere per il teatro d’avanguardia.
La sua prima colonna sonora risale al 1994, anno in cui lavora per il film Alisa diretto da Paddy Breathnac. Nel 2005 inizia un grande sodalizio con il regista Joe Wright per il quale scrive le musiche di quasi tutti i film.
Nel 2007 vince l’Oscar per Espiazione, seconda pellicola diretta da Wright.
La maggior influenza nello stile delle composizioni di Marianelli proviene dalla musica classica ed è dovuta ai suoi studi formativi legati all’opera e al pianoforte.
E' stato uno dei più grandi compositori statunitensi di colonne sonore e, ad oggi, detiene il record di oscar per la miglior colonna sonora vinti, nove per la precisione.
La sua carriera è stata molto prolifica e comprende i grandi lavori della Hollywood classica, ma non solo. Ha spaziato di genere passando dai kolossal storici alle commedie, dai war movie ai musical. Ha lavorato con grandi nomi come William Wyler, Henry King, Fritz Lang, Walter Lang.
Uno dei suoi oscar più importanti è quello vinto per il film Eva contro Eva, diretto da Joseph L. Mankievicz.
Tra i suoi lavori figurano numerosi western, in particolare i film di genere diretti da John Ford, come L'uomo che uccise Liberty Valance, pellicola che rappresenta simbolicamente il declino delle opere cinematografiche riguardanti la frontiera. Rispetto ai grandi compositori hollywoodiani del passato, il suo stile rifiutava quasi totalmente il leitmotiv (il motivo musicale ripetuto che rappresentasse delle immagini di riferimento) e adattava i temi alle ambientazioni.
Fu candidato all'oscar per la miglior colonna sonora ben 23 volte, vincendone tre. La sua carriera è fortemente legata ai western hollywoodiani. Tra le collaborazioni figura quella per il film La battaglia di Alamo, una delle uniche due pellicole dirette da John Wayne. Tra gli oscar vinti vi è quello per la colonna sonora di Mezzogiorno di fuoco, diretto da Fred Zinnemann, nel quale è presente una delle caratteristiche principali dei suoi lavori: l'utilizzo di canzoni riarrangiate, in questo caso Do not forsake me, oh my darling cantata da Tex Ritter.
Tionkin ebbe una forte influenza nella scena finale di Per un pugno di dollari, la prima pellicola della trilogia del dollaro diretta da Sergio Leone. In questo film, la cui colonna sonora è stata composta da Ennio Morricone, che inizierà una importante collaborazione con Leone, il regista chiese espressamente al compositore di creare una traccia che imitasse il deguello musicato da Tiomkin, presente nel film Un dollaro d'onore, diretto da Howard Hawks. Morricone, rifiutandosi di realizzare un'imitazione di qualcosa di preesistente, decise di creare una mescolanza personale tra il deguello e una vecchia ninna nanna che lo stesso compositore italiano aveva elaborato in passato.
Tra i lavori di Tiomkin esterni al genere western figurano anche il film di fantascienza La cosa da un altro mondo, diretto da Christian Nyby e Howard Hawks, e alcune pelliccole dirette da Alfred Hitchcock, come L'ombra del dubbio e Delitto perfetto.