Che cos'è l'amore? L'amore è un sogno che si ramifica in due anime e cresce nella luce dei giorni passati insieme. L'amore è una montagna che si scala mano nella mano tutti i giorni, con fatica e con grazia, cadendo rovinosamente e rialzandosi coraggiosamente. L'amore inizia piano, all'improvviso, e ci porta su e giù in un baratro di intensa follia. L'amore è ogni giorno diverso e uguale a se stesso, come un dna vorticoso che si allunga nell'infinito. L'amore è vivo e come essere vivente deve anch'egli bere a una fonte limpida. L'amore può morire, seccandosi pian piano su un mobile polveroso, incrinandosi per sempre come un bicchiere caduto e degno solo di essere gettato. Tante storie d'amore, in una pluralità di declinazioni, che ci accompagneranno in un'estate di intense letture.
GRANDI CLASSICI
Honoré de Balzac, Addio, Garzanti, 1983
“Addio” è una parola definitiva, straziante, la chiusura di un rapporto e l'abbandono di una speranza. Philippe de Sucy, il protagonista maschile di questo racconto, si scontra ben due volte, nella sua vita, con questa parola. La storia si sviluppa su due livelli: durante il tempo presente del protagonista, il barone Sucy, del suo amico il marchese d'Albon e della contessa Stephanie de Vandiéres (1819); e durante la ritirata di Russia della Grande Armata napoleonica nel 1812, successiva alla omonima battaglia in cui la contessa e il barone saranno separati in maniera quantomai tragica. Addio è uno dei pochissimi cedimenti romantici di Honoré de Balzac, che lo scrisse all'età di trent'anni con la freddezza del cronista e la crudezza del clinico.
Gustave Falubert, La signora Bovary, Mondadori, 2009
La storia della signora Bovary, una povera adultera malata di sogni impossibili, che scende la scala della sua degradazione fino al suicidio, è, scriveva Garboli, solo in apparenza la storia di una vita mancata: dominata dalla fatalità, dotata di una cieca e meccanica articolazione, Emma Bovary è piuttosto il ritratto statico, marmoreo, della mancanza della vita. Ella è diventata immediatamente il simbolo del disagio e dell'insofferenza borghese: vittima di una sorta di vampirismo che le procura appetiti e desideri sempre crescenti e un'infelicità sempre più vorticosa, è destinata a soccombere alla sua stessa smaniosa irrequietezza.
Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche, Einaudi, 1971
Quattro notti e un mattino per raccontare una storia che si muove al buio e nella penombra della coscienza. Un giovane sognatore, abituato a nutrirsi di sentimenti e impressioni, incontra nella notte una ragazza piangente e sola che sarà per lui l'appiglio verso il concreto mondo diurno. La città di San Pietroburgo saprà cullare nel suo bianco silenzio questa storia a due voci, fatta di confidenze notturne, attese e speranze e il mattino, al risveglio, rimarrà quello strano sapore in bocca, quella domanda di realtà inevasa: nelle notti bianche, negli improbabili intrecci e nei sussurri furtivi di due ipotetici amanti, qual è il vero confine del sogno?
Boris Pasternak, Il dottor Zivago, Feltrinelli, 1962
Un intellettuale russo, Jurij Zhivago, medico e poeta, durante i primi tre decenni del nostro secolo. La vita familiare, le sue estasi creative, il suo amore per Lara, moglie di un altro uomo, le vicende e i vagabondaggi della sua vita, i suoi momenti di felicità e di depressione sono visti sullo sfondo di una grandiosa descrizione della Russia negli anni a cavallo della rivoluzione bolscevica.
Thomas, Tristano e Isotta, Garzanti, 1996
La storia racconta di come il nobile Tristano, cresciuto dallo zio, re Marco di Cornovaglia, parta per l’Irlanda con l’intento di liberare la sua patria dalla sottomissione al re nemico. Nella Terra Verde, il coraggioso cavaliere incontra Isotta, destinata attraverso una serie di ingranaggi della vicenda a sposare re Marco. Un’ancella probabilmente sbadata, un vin herbez e la casualità del destino scatenano la passione tra i due giovani. Incontri fugaci, segreti e tradimenti alimentano e fanno da contorno ad una delle più intense storie d’amore della letteratura di tutti i tempi. La bella Isotta, divenuta moglie del re della Cornovaglia, non rinuncia al suo amore. La regina divide il binomio cuore e corpo, riservando il cuore all’amante e il corpo ad entrambi. Inconsciamente entrambi gli amanti sono vittime della forza indomita del potere magico del filtro che li costringe ad una passione, un legame di amore folle, frenesia che sconfina nella perdita della ragione.
Isabel Allende, D'amore e ombra, Feltrinelli, 1985
Una affettuosa amicizia che lentamente si trasforma in un amore destinato a consolidarsi in circostanze ostili. Tutto ruota, fin dagli inizi, intorno a una ragazza, Evengelina, in preda a periodici stati di trance che raccolgono intorno a lei una piccola folla di devoti e di curiosi. Evangelina, di lì a poco sequestrata dalle forze di polizia, viene data per "scomparsa". I due giovani si mettono alla sua ricerca e sono presto costretti a percorrere una triste trafila che li porta dai commissariati alle carceri, dalla morgue ai campi di concentramento, mentre l'ombra di una spietata dittatura si proietta sempre più minacciosamente sulle loro indagini, volte a scoprire realtà che il regime militare intende celare. Sebbene quelle realtà non rivelino nulla che Francisco già non sappia, per Irene la scoperta ha una diversa portata, perché ella è costretta a uscire dal mondo protettivo che l'aveva circondata e a posare lo sguardo sull'orrore.
Heinrich Böll, E non disse nemmeno una parola, Mondadori, 1980
E non disse nemmeno una parola è la cronaca di un fuggevole incontro, dopo quindici anni di matrimonio, tra Fred, che ha abbandonato la casa non sopportandone la soffocante atmosfera di miseria, e sua moglie Käte, che è rimasta tenacemente al suo posto, accanto ai bambini. Il romanzo, considerato da molti il capolavoro di Heinrich Böll, descrive le poche indimenticabili ore che i due trascorrono insieme e che culminano con il tentativo di Fred di riconquistare l'amore della moglie. La vicenda, pura ed essenziale, si svolge entro lo squallido scenario di una città tedesca dell'immediato dopoguerra, tra le torri di una cattedrale gotica, le baracche di una fiera e le tristi stanze di un modesto albergo, dove, in mezzo a discorsi e ripensamenti, Fred e Käte riscoprono un duplice passato di tenerezza e di lotte, di incontri e di separazioni, facendo maturare il destino di una nuova convivenza.
Anilda Ibrahimi, L'amore e gli stracci del tempo, Einaudi, 2009
La prima volta che Zlatan vede Ajkuna è rapito dal dondolio delle sue trecce che si allungano quasi a toccare terra. Non sa ancora che quella bambina diventerà così centrale nella sua vita. Crescono insieme a Pristina, nella stessa casa, anche se lui è serbo e lei kosovara di etnia albanese. Ma il Kosovo, in cui per secoli questi popoli hanno convissuto, alla fine degli anni Novanta sanguina. Tra i botti di Capodanno e gli spari della guerriglia, Ajkuna e Zlatan si promettono amore eterno come solo due ragazzi possono promettersi. La storia però li separa. In un montaggio alternato, il romanzo segue le vite dei due protagonisti, il loro rincorrersi e sfiorarsi, e forse perdersi. Lungo il cammino, in una babele arruffata di lingue, Zlatan e Ajkuna incroceranno una piccola folla di personaggi intensi, veri, col loro bagaglio di storie al seguito.
Kyung-sook Shin, Io ci sarò, Sellerio, 2013
In una mattina innevata il telefono squilla a casa della scrittrice Jeong Yun. A chiamarla è un uomo che non sente da anni e a cui è stata molto legata, e le porta la notizia che il loro adorato professore degli anni universitari è in ospedale e sta per morire. In un istante la donna sente il passato che ritorna, le emozioni del periodo più profondo, traumatico ed eccitante della sua vita. Anni addietro tre studenti di Seoul avevano attraversato assieme uno dei momenti di maggiore travaglio politico della Corea. A mostrargli la strada è il professor Yun: durante le lezioni li incoraggia a rischiare, ad aprirsi al mondo, a proteggersi a vicenda nel cammino verso l'età adulta. Per affrontare le difficoltà di un'intera generazione si erano legati tra loro, scoprendo l'amore e l'amicizia, condividendo sogni e letture, promettendosi reciproco sostegno.
Emanuela Ersilia Abbadessa, Capo Scirocco, Rizzoli, 2013
Approdato in Sicilia con solo pochi stracci e la sua potente voce da tenore, Luigi è giunto a Capo Scirocco su un carro, al riparo di un oggetto prodigioso e sconosciuto: un pianoforte a coda, che il giorno prima ha visto scaricare al porto. Adesso ne ha perso le tracce, ma ha trovato una benefattrice. La signora Agnello, sfidando ogni convenzione sociale, lo accoglie con tutti gli agi a palazzo Platanìa e gli offre un'educazione aristocratica; sogna di stregare le platee di mezzo mondo come cantante lirico e si sente già cresciuto, quasi uomo. Ma quando soffia lo scirocco, due donne nella mente di un ragazzo sono troppe.
Dino Buzzati, Un amore, Mondadori, 1965
Una Milano che è insieme ritratto della metropoli e simbolo della babele d'ogni tempo. Su questo sfondo si muove il protagonista di Un amore: un uomo inconsapevole di aver atteso troppo, che è rimasto nell'intimo un giovane e crede che il sentimento possa compiere miracoli. E così il professionista maturo si innamora perdutamente di una donna giovanissima, ma già carica della cinica spregiudicatezza e della stanchezza morale di un'epoca. Unico romanzo erotico di Buzzati, Un amore continua l'indagine nelle inquietudini dell'uomo contemporaneo descrivendo la parabola di un amore vero, di esemplare limpidezza, destinato a smarrirsi nella menzogna come in un labirinto.
Daniel Glattauer, Le ho mai raccontato del vento del nord, Feltrinelli, 2012
Un'email all'indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l'impaccio iniziale, tra Emmi Rothner - 34 anni, sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito - e Leo Leike - psicolinguista reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale - si instaura un'amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d'amore epistolare dell'era Internet, il romanzo descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventa virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro?
Kent Haruf, Le nostre anime di notte, NNE, 2017
nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. i due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me? Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto.
David Nicholls, Un giorno, Neri Pozza, 2010
È l'ultimo giorno di università, e per la prima volta Emma e Dexter si amano e si dicono addio. Lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza, sempre consapevole dei suoi privilegi, delle sue possibilità economiche e sociali. Ad attendere Emma è invece un ristorante messicano, una costante insicurezza fatta di pochi soldi e sogni irraggiungibili. Ma per loro il 15 luglio rimarrà sempre una data speciale. Per venti anni si terranno in contatto, e per un giorno saranno ancora assieme. Comico, intelligente, malinconico; cuori spezzati, l'intricato corso dell'amore e dell'amicizia, il coraggio, le attese e le delusioni di chiunque abbia desiderato una persona che non può avere.
Philip Roth, L'animale morente, Einaudi, 2003
David Kepesh, professore universitario di critica letteraria, è malato di desiderio, e la sua malattia si chiama Consuela Castillo, una ragazza cubana, alta e bellissima, di ventiquattro anni, che sconvolge la sua vita nel modo piú tragico e inaspettato. Sotto la penna magistrale di Philip Roth, figure di uomini e donne ricche di cruda sensualità ridisegnano in modo nuovo l’immutata fragilità degli esseri umani.
Aki Shimazaki, Il peso dei segreti, Feltrinelli, 2016
Per tutta la vita Yukiko ha convissuto con un terribile segreto: la mattina del 9 agosto del 1945, prima che su Nagasaki fosse lanciata la bomba, ha ucciso il padre. In una lettera lasciata alla figlia dopo la morte confessa il crimine e rivela di avere un fratellastro. Ben presto si scoprirà che non è solo Yukiko a custodire segreti inconfessabili. I racconti personali si intrecciano con le vicende storiche: la seconda guerra mondiale in Giappone, i conflitti con la Corea, il terremoto del 1923. Le generazioni si susseguono ed emerge un ritratto lucido di una società, quella nipponica, piena di contraddizioni e legata alle sue tradizioni. Sullo sfondo, la natura, presenza costante e discreta, delicata ed elegante come la scrittura di Aki Shimazaki.
Nina Berberova, Il giunco mormorante, Adelphi, 1990
Due amanti si separano a Parigi, all’inizio dell’ultima guerra. Anni dopo si ritrovano a Stoccolma. La loro storia è cominciata in quella «terra di nessuno, dove l’uomo vive nella libertà e nel mistero». Poi quella vita segreta era stata a poco a poco messa in ombra dalla «seconda vita», la vita comune. E viene il momento di chiedersi: che cosa sussiste di quella storia? Giocando magistralmente sulla tastiera dei sentimenti, la Berberova ha scritto un amaro, sottile apologo sull’amore e la libertà – e soprattutto su quella parte della nostra vita «di cui nessuno sa nulla» e sul come difenderla.
Nick Hornby, Alta fedeltà, Guanda, 2002
Trentacinquenne appassionato di musica pop, ex dj e attualmente proprietario di un negozio di dischi in cattive acque, Rob Fleming è pieno di interrogativi che lo inquietano. La ragazza lo ha appena lasciato; se per caso ritornasse, sarebbe capace di amarla totalmente, disperatamente come adesso? E inoltre: non farebbe meglio a smettere una buona volta di vivere in mezzo ai cd e a trovarsi un vero lavoro, a farsi una vera casa, una vera famiglia? In una Londra irrequieta e vibrante, le avventure, gli amori, la passione per la musica, i sogni e le disillusioni di una generazione ancora piena di voglia di vivere. Commovente, scanzonato, amaro ma soprattutto molto divertente, Alta fedeltà è il libro culto della nuova narrativa inglese. Romanzo che ha inaugirato il nuovo filone della letteratura confessionalemaschile.
Katie Kitamura, Una separazione, Bollati Boringhieri, 2017
La donna che racconta in prima persona decide, d’accordo con il marito, per la separazione, che però deve restare per il momento segreta. Intanto le arriva la notizia che Christopher è introvabile, in una regione della Grecia dove sta facendo ricerche per un libro di antropologia. Benché riluttante, si convince ad andarlo a cercare, e scopre via via di non conoscere come credeva l’uomo che ha sposato. L’indagine, anche introspettiva, della protagonista diventa da un certo punto in poi la ricerca dell’autore di un delitto inspiegabile. Una vicenda di infedeltà e di segreti, Una separazione riguarda l’incolmabile distanza che ci separa dalla vita degli altri e le storie che raccontiamo a noi stessi per fingere di colmarla.
Haruki Murakami, A sud del confine a ovest del sole, Feltrinelli, 2000
Nato la prima settimana del primo mese del primo anno della seconda metà del XX secolo, al protagonista, nonché voce narrante, viene dato il nome di Hajime, che significa inizio. Nasce in una normale famiglia giapponese, in una normale provincia sonnacchiosa, con l'unica anomalia di essere figlio unico mentre i suoi compagni hanno uno o due fratelli. Da ragazzino fa amicizia con Shimamoto, anche lei figlia unica e con una gamba offesa dalla poliomelite. Acuta, brillante a scuola, Shimamoto condivide i maggiori interessi di Hajime: la lettura e la musica. Ma il passaggio nell'età puberale, insieme a un cambiamento di casa di Hajime, separa i due prima che l'amicizia possa trasformarsi in qualcos'altro.
Amélie Nothomb, Nè di Eva né di Adamo, Voland, 2008
Amélie torna in Giappone ma abbandona i tragicomici panni di impiegata nella multinazionale Yumimoto, vicenda narrata in Stupore e tremori, e si concentra sulle peripezie sentimentali di quel periodo. Rinri è il suo fidanzato giapponese, bello e ricco, li lega un amore bizzarro ma non privo di poesia, raccontato con il solito umorismo, affondando lo sguardo chirurgico che le è proprio nell'incandescente universo dell'amore. Ma l'emozione più grande e la relazione più forte è ancora una volta quella che lega l'autrice al paese in cui è nata, e dove ha trascorso gli anni mitici dell'infanzia. È sentimentale ma non banale, poeticoma nonmieloso, spiritoso al punto giusto.
Rao Pingru, La nostra storia, La nave di Teseo, 2018
Rao Pingru è un soldato di ventiquattro anni quando viene presentato a Mao Meitang, una ragazza che aveva conosciuto da bambino e che ora è la sua promessa sposa. Gli basta guardarla dalla finestra mentre si mette il rossetto, per innamorarsi di lei. La nostra storia è la storia d'amore - semplice, quotidiana, fatta di gesti minuscoli e universali - di Pingru e Meitang, a suo modo leggendaria: un sentimento che cresce e resiste nel tempo. Insieme attraversano povertà e ricchezza, la ricerca di un lavoro, i traslochi, i momenti condivisi a tavola, la nascita dei figli e i diciassette anni di separazione forzata nei campi di lavoro. Alla morte di Meitang, Pingru scolpisce la sua memoria su carta, scrivendo e disegnando il racconto di un amore forte e di valori semplici. Una storia antica, di malinconica dolcezza e inesauribile poesia.
Philippe Besson, Non mentirmi, Guanda, 2018
Bordeaux, 2007. Nella hall di un albergo, Philippe Besson conversa con una giornalista che lo intervista a proposito del suo ultimo romanzo. Mentre risponde alle sue domande, un’apparizione: un ragazzo che sembra uscito dal suo passato, un’immagine quasi irreale, inverosimile. Philippe lo insegue, grida il suo nome… Questa apparizione lo fa tornare al 1984, alla fine della sua adolescenza: l’ultimo anno di liceo, l’anno del primo grande amore, quello per Thomas Andrieu, un ragazzo taciturno, tormentato, incapace di accettare la propria vera natura. Non mentirmi è la storia di un amore intenso, segreto, assoluto, in un’epoca in cui l’omosessualità è un tabù.
Haruki Murakami, La ragazza dello Sputnik, Einaudi, 2007
La storia ce la racconta un giovane senza nome, prima studente, poi maestro elementare. È innamorato di una sua coetanea, Sumire, una ragazza con il mito di Kerouac e della generazione beat. Sumire però non lo ricambia: lo accetta come amico e confidente, ma niente sesso. Lei è invece innamorata di un'altra donna: Myu, una bellissima imprenditrice quarantenne di origine coreana. Solo che anche Myu, pur attratta da Sumire, non vuole concretizzare in amore il loro sentimento. Non vuole o non può: c'è qualcosa di misterioso nel suo passato che le impedisce di amare, che la separa dalmondo.
Ito Ogawa, La locanda degli amori diversi, Neri Pozza, 2016
In piedi sulla banchina del treno, Chiyoko se ne sta immobile, incapace di muovere il passo decisivo che la separa dai binari. A Izumi, trentacinquenne separata che ogni sera alla stessa ora rientra dal suo lavoro part-time, basta uno sguardo per comprendere quali siano le intenzioni di quella ragazza dagli occhi limpidi come quelli di un cerbiatto. La afferra per un braccio e, con un gesto disinvolto, la tira verso di sé, salvandole la vita. Con un vecchio pulmino Volkswagen lascia la città insieme a Chiyoko dirigendosi in un piccolo villaggio sperduto tra le montagne. Qui le due donne si occupano di rimettere in sesto una casa in rovina trasformandola in una locanda che diventa un accogliente punto di ritrovo per viaggiatori, dove le proprietarie non si limitano a offrire ristoro alle fatiche del viaggio, ma anche, e soprattutto, alle ferite dell’anima.
Sally Rooney, Parlarne tra amici, Einaudi, 2018
Frances ha ventun anni e ha costruito un muro fatto di intelligenza, autocontrollo e freddezza per arginare il mare delle sue insicurezze. L'insicurezza per un corpo che non le piace e che è pronta a ferire pur di metterlo a tacere; l'insicurezza per una famiglia troppo povera e ignorante per il mondo in cui la figlia ha deciso di vivere; l'insicurezza per la sua stessa intelligenza che per quanto brillante, seducente e incline al sarcasmo, non lo sarà mai come quella di Bobbi. Ecco, Bobbi: la sua amica, compagna di studi e di passioni e suo primo amore. Anche adesso, quando dopo essere state amanti imparano a essere amiche. Ma il centro di tutto è lei, Frances: il suo acume e la sua ingenuità, il suo desiderio, le sue debolezze, il suo amore ne fanno uno dei personaggi femminili piú autentici del nuovo millennio, il ritratto struggente, malinconico, profondissimo di una generazione e il simbolo di questi tempi inquieti.
Pier Vittorio Tondelli, Camere separate, Bompiani, 2016
Camere separate è forse un adagio condotto sull'interiorità e sul rinvenimento delle motivazioni profonde - per il protagonista dell'amare e dello scrivere. Il primo romanzo che ho scritto dopo il compimento del trentesimo anno. Come scrive Ingeborg Bachmann: 'Quando un uomo si avvicina al suo trentesimo anno di età, nessuno smette di dire che è giovane. Ma lui, per quanto non riesca a scoprire in se stesso nessun cambiamento, diventa insicuro; ha l'impressione che non gli si addica più definirsi giovane. Sprofonda e sprofonda.'"
Banana Yoshimoto, Andromeda Heights 1 Il regno, Feltrinelli, 2014
Quando la nonna guaritrice decide di lasciare il Giappone, Shizukuishi deve abituarsi in fretta alla vita in città: uno spazio nuovo, incomprensibile e persino minaccioso. Shizukuishi cercherà una nuova famiglia, una casa in cui tornare, qualcuno da amare, una dimensione in cui poter essere se stessa. E un giardino pieno di cactus. Una storia di solidarietà e amicizia, di rispetto per la natura e per gli esseri umani. Piccoli gesti, percezioni sottili, silenziosi linguaggi: un romanzo che invita a sospendere per qualche ora l'incredulità e a tornare alla gioia tranquilla delle cose semplici.
Marc Levy, Se solo fosse vero, Corbaccio, 2000
Arthur ha avuto una giornata faticosa, si è appena trasferito in un nuovo appartamento. Finalmente si concede un bagno con un bel sottofondo musicale. Qualcuno però sta battendo il tempo con le dita! Una giovane donna che sostiene di essere uno spirito il cui corpo giace in coma in ospedale in seguito a un incidente. Arthur naturalmente non le crede e accetta di accompagnarla in ospedale, dove lei vuole mostrargli il proprio corpo, solo per potersene liberare. Con il passare delle settimane i due diventano amici e il sentimento che li unisce si trasforma in amore.
João Tordo, Biografia involontaria degli amanti, Neri Pozza, 2018
In una strada semideserta della Galizia, due uomini in macchina investono un cinghiale. In attesa delle procedure formali, i due amici siedono sulla scomoda panca di un posto di polizia non lontano dal luogo dell’incidente, quando Saldaña Paris rivolge al suo interlocutore una singolare richiesta: leggere un manoscritto che lui conserva come un prezioso lascito da cui gli è impossibile separarsi. Non è il libro di un autore qualsiasi, né tantomeno l’opera di una giovane promessa, ma una sorta di requiem della donna che lui ha sposato e amato. Un’intensa storia d’amore e ferite inflitte con inaudita violenza, una storia che lascia a colui che è sopravvissuto una sola possibile strada: riconciliarsi col passato per non compromettere irrimediabilmente il futuro.
Xinran, La strada celeste, Sperling & Kupfer, 2004
Nei primi anni Sessanta, la Cina fu scossa da una storia a metà fra cronaca e leggenda. Si vociferava che un medico cinese stanziato in Tibet fosse stato sacrificato e dato in pasto ai rapaci. Un caso di sepoltura celeste, un antico rito tibetano. In quegli anni Xinran era una ragazzina e quel racconto le creò un misto di paura e fascino che l'hanno accompagnata fino all'incontro con Shu Wen. La donna aveva trascorso la sua esistenza sugli altopiani tibetani alla ricerca dell'uomo che amava. Dopo aver ricevuto una lettera che le annunciava la morte del marito e incapace di accettare la tragedia, decise di arruolarsi nell'esercito, per scoprire le circostanze in cui il marito fu sottoposto al feroce sacrificio della sepoltura celeste.
Inoue Yasushi, Amore, Adelphi, 2006
Un piccolo hotel incastonato in una scogliera scoscesa, la spiaggia di ciottoli, il mare indaco: per Sugi, che dopo infiniti fallimenti deve affrontare anche il disonore, è l'approdo cercato - lo scenario ideale per morire. Si è concesso un unico, singolare lusso: tre giorni, il tempo necessario per leggere il resoconto del favoloso viaggio che nel XIII secolo Guillaume de Rubrouck compì attraverso l'impero dei Mongoli. Nulla tranne quel libro lo tiene legato alla vita. Ma l'unica altra ospite dell'albergo, la giovane Nami, nel registrarsi ha indicato come motivo del suo soggiorno «Mors»: forse una criptica richiesta di soccorso, o una sfida lanciata alla sorte. È fatale che fra loro nasca un silenzioso dialogo, che ha la stessa iridescenza del mare in cui entrambi hanno deciso di scomparire.
Isabel Allende, Afrodita, Feltrinelli, 1998
Passeggiando per i giardini della memoria, tra gli spiriti del passato e quelli del futuro, Isabel Allende scopre che i suoi ricordi sono indissolubilmente legati ai sensi e che il piacere dell'amore e quello della cucina, amici inseparabili, accompagnano la sua vita e la sua arte, le sue storie e i suoi desideri. I legami tra erotismo e gastronomia colorano le sue riflessioni, guarniscono le sue ricerche familiari, insaporiscono i suoi incontri. Incurante dei rigidi confini che separano i generi letterari, l'Allende si aggira scanzonata e pungente tra facezie e tabù sessuali. Il tutto servito con tanti disegni, un pizzico di divertita misura e una spruzzata di delicata autoironia.
Stefania Bertola, A neve ferma, Salani, 2006
Emma ama Andrea, ma Andrea sta per sposare un'altra. Lei pensa allora di consolarsi con le soddisfazioni professionali, ma è difficile perché se è vero che sta per partecipare a un prestigioso concorso di pasticceria, lo farà solo in qualità di assistente della solita raccomandata. E intanto la catastrofe economica incombe sulla pasticceria Dupré, che un colosso industriale non vede l'ora di accaparrarsi.
Ito Ogawa, Il ristorante dell'amore ritrovato, Neri Pozza, 2014
Ringo, una ragazza che lavora nelle cucine di un ristorante turco di Tokyo, rientra una sera a casa con l'intenzione di preparare una cena succulenta per il suo fidanzato col quale convive da un po'. Con suo sommo sgomento, però, scopre che l'appartamento è completamente vuoto. Lo choc è tale che resta impietrita al centro della casa desolatamente vuota, la voce che non le esce più dalla bocca. Decide allora di ritornare al villaggio natio, dove non mette più piede da quando, quindicenne, è scappata di casa in un giorno di primavera. Là, appartata nella quiete dei monti, matura il suo dolore. Una mattina, però, osservando il granaio della casa materna, Ringo ha un'idea singolare per tornare pienamente alla vita: aprire un ristorante per non più di una coppia al giorno, con un menu ad hoc, ritagliato sulla fisionomia e i possibili desideri dei clienti.
Kim Thúy, Nidi di rondine, Nottetempo, 2014
Kim Thúy costruisce il racconto delle tre vite di una donna come un incantevole dizionario di oggetti, stati d'animo, esperienze, ricordi. In un'ipnotica oscillazione temporale tra passato e presente, percorriamo l'infanzia di Mãn in Vietnam, con le sue meraviglie, le sue durezze e l'amore delle tre madri che, l'una dopo l'altra, l'hanno partorita, raccolta in un orto come una piantina e allevata; la storia della sua vita in Canada e del matrimonio con un ristoratore vietnamita, un rapporto liscio e piatto come uno spazio fra due flutti, in cui la passione per la cucina e la cura minuziosa delle ricette diventano una lingua alternativa per esprimere sentimenti sopiti e nostalgie. E l'irruzione all'orizzonte di una terza vita possibile, l'incontro con un uomo che sembra un appuntamento col destino, in cui si può guadagnare tanto, e altrettanto perdere.