[Illustrazione di Larisa Koshkina]

 

Halloween è una ricorrenza di origine celtica che si festeggia la sera del 31 ottobre in diversi paesi, tra cui l'Italia. È ritenuta erroneamente originaria degli Stati Uniti, in cui ha assunto una particolare rilevanza e diffusione, anche grazie a romanzi e film. Le sue manifestazioni sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la filastrocca trick-or-treat (dolcetto o scherzetto). Ad Halloween è legata la simbologia della morte e dell'occulto, di cui è tipico il simbolo della zucca con intagliata una faccia sorridente e allo stesso tempo spaventosa, illuminata da una candela o una lampadina posta al suo interno.

La storia di Halloween viene generalmente fatta risalire alla festa celtica di fine estate Samhain, detta anche Capodanno celtico, di cui si hanno notizie a partire dal VI sec. a.C. Secondo le credenze popolari, il 31 ottobre era il giorno della fine dell’estate e la notte che lo seguiva era quella in cui le anime dei morti tornavano sulla terra, accompagnandosi a streghe, demoni e fantasmi. 

Tuttavia, il nome della festività, Halloween, deriva dall'inglese da All Hallows' Eve, «vigilia di tutti i santi», tradendo così anche il suo legame con la festa cattolica di Ognissanti, che ricorre il giorno del 1° novembre, istituita da Papa Gregorio IV nell'anno 840.

 

Morti, fantasmi e streghe

Morti, fantasmi e streghe: sono i compagni di coloro che si avventurano nella notte di Halloween. Racconti di Halloween: per non dormire questa notte è una raccolta di "classici" racconti dell'orrore, mentre i romanzi e i racconti di Ray Bradbury uniscono le cupe atmosfere dell'horror a elementi fantascientifici e quelli Thomas Ligotti mescolano il cosmico e il soprannaturale. 
Chi vuole sapere come è nata la festa di Halloween, quali sono le tradizioni alle sue spalle e perché oggi si presenta così come la conosciamo, può leggere Halloween: nei giorni che i morti ritornano, quasi un'immersione nella cultura popolare, oppure Halloween: storia e tradizioni.

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Le streghe

Un discorso a parte meritano le streghe. Quella della strega è una figura presente in culture diverse, distanti tra loro nel tempo e nello spazio. L'antropologia ha studiato il ruolo culturale e sociale di queste figure. Edward Evan Evans-Pritchard attraverso l'analisi di una popolazione africana, gli Zande, è giunto a definire la stregoneria come sistema di credenze logicamente organizzate, inserendola in un sistema cognitivo che comprende anche la concezione dell'individuo in tutti i suoi aspetti. Il risultato delle sue ricerche è stato pubblicato in Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande (1927).
Pone invece l'accento sugli aspetti sociali della stregoneria Mary Douglas, che in La stregoneria: confessioni e accuse, nell'analisi di storici e antropologi (1970) interpreta il ruolo delle streghe come regolatore dei conflitti sociali.

Nella storia europea a partire dal XII secolo si diffonde l'idea che vi siano persone, eminentemente donne, dotate di poteri soprannaturali conferiti loro dal diavolo. Il secolo seguente, nel 1258, si ha il primo processo per stregoneria, e nel 1275 il primo rogo di una strega.
L'arco di tempo tra il XV e il XVII secolo è considerato il periodo classico dei processi per stregoneria, la cui istruzione era giustificata a partire da alcune opere in questo senso capitali. Si tratta del Formicarius di Johannes Nider (1440) e soprattutto del Malleus maleficarum dei domenicani Henricus Institoris e Jakob Sprenger (1486) [1]. Alle tesi di questi si opposero alcune voci, come quella di Johann Weyer, con il De praestigiis daemonum (1563) [2], per il quale Jean Bodin chiese la condanna al rogo. Jean Bodin fu magistrato e teorico della politica, le cui idee furono alla base dell'elaborazione dell'idea di tolleranza religiosa e del concetto moderno di stato di diritto. D'altra parte, fu autore anche di La démonomanie des sorciers [3], un trattato di impostazione ancora medievale che doveva guidare l'operato dei giudici nei processi per stregoneria. Un'altra voce contro i processi per stregoneria fu quella di Reginald Scott, che scrisse Discovery of witchcraft (1584), opera che fu bruciata sul rogo.

Un episodio particolare fu quello avvenuto tra il 1630 e il 1634 in Francia e conosciuto come il caso dei diavoli di Loudun. Si trattò di una presunta possessione diabolica delle suore di un monastero delle Orsoline per opera del curato Urbain Grandier. Questa storia ha ispirato romanzi (Aldous Huxley, I diavoli di Loudun), film (I diavoli di Ken Russell, Madre Giovanna degli Angeli di Jerzy Kawalerowicz) e opere teatrali. 

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 [1] La Biblioteca Civica possiede tre copie del Malleus maleficarum: una stampata a Colonia nel 1520 [500 F.h.0021], una stampata a Venezia nel 1574 [500 K.h.15] e, infine, una stampata a Lione nel 1595 [500 B.c.7].

 [2] La Biblioteca Civica possiede una copia stampata a Basilea nel 1566 [500 Cinq.E.0828] e un'edizione moderna pubblicata da Sellerio [252.g.080]. Nel catalogo delle cinquecentine è presente anche un altro libro con un titolo curiosamente quasi identico a quello di Weyer: si tratta di Richard Argentine, De praestigiis et incantationibus daemonum et necromanticorum liber singularis, Basilea 1568 [500 Cinq.F.0502].

 [3] La Biblioteca Civica possiede una copia della traduzione in italiano di Ercole Cati: Demonomania de gli stregoni, cioè furori, et malie de' demoni, col mezo de gli huomini, Venezia: Aldo Manuzio, 1589 [500 Ald.389].

 

E ancora...

 

    

 

 

ALCUNI RIFERIMENTI ONLINE
Voce di enciclopedia: Halloween https://it.wikipedia.org/wiki/Halloween
Voce di enciclopedia: Tutti i santi https://it.wikipedia.org/wiki/Tutti_i_Santi
Voce di enciclopedia: Stregoneria https://www.treccani.it/enciclopedia/stregoneria/
Voce di enciclopedia: Stregoneria https://it.wikipedia.org/wiki/Stregoneria Documentario RAI 3 - Passato e presente: "La caccia alle streghe"