Illustrazione di Vladimir Gerasimov

 

Curiosamente nel 2019 ricorrono due importanti anniversari che riguardano la Luna. Al 1819 risale probabilmente la stesura di Alla Luna di Giacomo Leopardi. Nel 1969 la missione spaziale Apollo 11 conduce l’essere umano a “conquistare” il nostro satellite. Il percorso che collega queste due date attraversa 150 anni tumultuosi, durante i quali l’immaginario culturale legato alla Luna spesso riflette importanti cambiamenti di mentalità, nuovi approcci al mondo naturale, nuove aspirazioni e nuove paure.

 

Durante il XIX secolo la Luna dei poeti rappresenta infatti il nume tutelare per eccellenza del solitario sognatore romantico. I versi dei grandi poeti romantici cantano pallidi chiari di luna, alla luce dei quali esaltare il Sublime della natura o organizzare conciliaboli per la grande passione del periodo: la liberazione della Patria. Si pensi al quarto libro dell’Endimione (1818) di John Keats (1), alle costanti comparse della Luna nella Ballata del Vecchio Marinaio di Samuel Taylor Coleridge (2), alle malinconiche rovine debolmente illuminate nel terzo capitolo del Manfredi di Lord Byron (3), o infine alla spettrale e visionaria poesia Luna calante di Percy Bisshe Shelley (4).

(1) Endimione / John Keats  

(2) La ballata del Vecchio Marinaio / Samuel Taylor Coleridge

(3) Manfredi / George Gordon Byron

(4) Poesie / Percy Bysshe Shelley

 

Anche il romanzo gotico e il racconto del terrore sviluppano le loro trame in notti tempestose durante le quali uno squarcio nelle nubi, lasciando filtrare la luce lunare, mostra per pochi attimi il Perturbante. Siamo alle soglie dell’avvento della luce elettrica, e forse per questo la notte, che per secoli è stata parte dei cicli naturali e sociali, penetra nei nascenti generi letterari del fantastico, del racconto del terrore o del giallo come contraltare antico e ancora affascinante alle strade di lì a breve illuminate e sicure (5, 6, 7, 8).

(5) I grandi romanzi gotici / a cura di Riccardo Reim

(6) L’uomo che guardava la Luna, in Racconti sinistri: nella tradizione di M.R. James / scelti e introdotti da Ramsey Campbell

(7) Il corvo e tutte le poesie / Edgar Allan Poe

(8) Racconti / Edgar Allan Poe

 

La Luna, in questo frangente, svolge un ruolo particolare: comincia ad essere spogliata del suo ruolo agricolo e assume sempre più le fattezze di un simbolo. L’inizio di questo percorso si intravede già in Leopardi, dove la ciclicità del nostro satellite si associa a infelici considerazioni sul trascorrere del tempo, sull’antico, sull’indifferenza del cosmo, più che ai riti agresti del mese lunare (9, 10).

(9) Canti / Giacomo Leopardi

(10) Operette morali / Giacomo Leopardi

 

Ma è con il Simbolismo ed il Decadentismo che la Luna e la sua luce illuminano i versi ed i racconti più intrisi di allegorie e significati nascosti e allusivi. Nella poesia La tristezza della luna di Charles Baudelaire (11) e nella Salomè di Oscar Wilde (12) leggiamo un simbolismo femminilizzato, seducente, quasi erotico; nelle poesie Lungo l’Affrico e Novilunio di Gabriele D’Annunzio (13) e L’assiuolo di Giovanni Pascoli (14) la Luna racchiude significati più riposti, che alludono a qualcosa di nascosto e di ambiguo.

(11) La tristezza della luna, in I fiori del male / Charles Baudelaire

(12) Salomè: dramma in un atto / Oscar Wilde

(13) Alcyone / Gabriele D’Annunzio

(14) Myricae / Giovanni Pascoli

 

Tuttavia, come si diceva, il progresso scientifico ha fatto nel frattempo passi da gigante e nell’epoca del Positivismo tutto sembra divenire possibile per la civiltà umana. È proprio in questo periodo che comincia a nascere un genere narrativo, quello della science-fiction, che da una parte esalta le tecnoscienze, dall’altra le avvolge di un velo di critica che presto condurrà alla nascita del pensiero distopico. Jules Verne (15) , Herbert George Wells (16), Emilio Salgari (17) e molti altri fanno approdare i loro eroi sul terreno lunare, lasciando aperta la domanda se questo sia progresso o superbia. La science-fiction manterrà questo interesse per la Luna, che le è sempre appartenuto (18, 19), fin dentro a romanzi molto recenti, come Limit di Frank Schatzing (19).

(15) Dalla terra alla luna e intorno alla luna / Jules Verne

(16) Il risveglio del dormiente e altre avventure di fantascienza / Herbert George Wells [il romanzo “I primi uomini sulla Luna”]

(17) Le meraviglie del Duemila: avventure / Emilio Salgari

(18) Sognare l’impossibile: la fantascienza italiana tra letteratura e fumetti, tra scienza e utopia 

(19) Piccolo atlante celeste: racconti di astronomia 

(20) Limit / Frank Schätzing

 

Tornando però all’inizio del Novecento, mentre l’astronomia si afferma come disciplina specializzata, saranno altri intellettuali a sferrare l’attacco più duro alla malinconica Luna dei poeti: i futuristi. Contro ogni passatismo, Marinetti e i suoi seguaci proclamano la superiorità della luce elettrica sul lume che prima di allora aveva strappato tante romantiche e visionarie confessioni. Uno dei manifesti firmati da Filippo Tommaso Marinetti porta l’inequivocabile titolo: Uccidiamo il chiaro di luna (21).

(21) Teoria e invenzione futurista / F. T. Marinetti

 

Quella futurista però è una fiammata che si spegne nelle ceneri della Prima guerra mondiale. Passata la sbornia incendiaria, il nostro satellite ritorna ad essere portatore di ricchi messaggi simbolici: esso torna soprattutto a vestire quel ruolo di tutela dei ritmi naturali, della semina e dei raccolti e dei riti campestri, acquisendo per esempio significati antropologico-culturali ne La Luna e i falò di Cesare Pavese (22) o mistico-simbolici nella strana e magica scrittura di La pietra lunare di Tommaso Landolfi (23). Qualcosa di questo valore simbolico, illuminante e formativo si leggeva già però nella novella Ciaulà scopre la luna di Luigi Pirandello (24).

(22) La luna e i falò / Cesare Pavese

(23) La pietra lunare: scene della vita di provincia / Tommaso Landolfi

(24) Novelle per un anno: dal naso al cielo / Luigi Pirandello

 

La scienza però ha ignorato le altalene letterarie e le alterne fortune della Luna, soprattutto se si considera che le grandi potenze si sono affacciate sul cosmo nella corsa allo spazio post-bellica puntando l’attenzione proprio su di lei. L’allunaggio del 1969, oltre ad essere per molte ragioni sia scientifiche che politiche un importante evento storico, sembrava destinato a mandare in frantumi i molti secoli di verginea intangibilità e le migliaia di pagine dedicate alla delicatezza della Luna (25, 26, 27, 28, 29).

(25) Luna nuova: tra mito e scienza dalle eclissi alle basi lunari / Ettore Perozzi

(26) Conquistati dalla luna: storia di un’attrazione senza tempo / Patrizia Caraveo

(27) Polvere di luna: la storia degli uomini che sfidarono lo spazio / Andrew Smith

(28) Gli anni della luna: 1950-1972 l’epoca d’oro della corsa allo spazio / Paolo Magionami

(29) Missione luna: scienza, esplorazione e futuro di un mondo che presto abiteremo / Alessandro Mortarino

 

Ma è davvero così? La letteratura non ha mancato di porsi queste domande, che ancora ci riguardano. Le Cosmicomiche di Italo Calvino si inseriscono proprio in questo territorio nebuloso tra scienza e letteratura (30) riallacciandosi alla tradizione ottocentesca del Fantastico e, soprattutto, ritrovando spunti leopardiani (31). Andrea Zanzotto scrive le poesie di Gli sguardi i fatti e senhal (libro pubblicato nel 1990, ma preparato già vent’anni prima), interrogandosi sulla conquista che l’essere umano porta avanti spesso ai danni della Natura (32).

(30) Tutte le cosmicomiche / Italo Calvino 

(31) Le avventure della luna: Leopardi, Calvino e il fantastico italiano / Giuseppe Sandrini

(32) Gli sguardi i fatti e Senhal / Andrea Zanzotto

 

Tuttavia, già nel 1973 l’album The Dark Side of the Moon della band inglese Pink Floyd (33, 34) ci ricordava che non tutto è come appare e che non bisogna dimenticare il lato oscuro, sconosciuto e a volte intangibile delle cose:

And everything under the sun is in tune
But the sun is eclipsed by the moon.

(33) Pink Floyd: the lunatic. Testi commentati / Alessandro Besselva Averame

(34) The making of the Dark Side of the Moon (DVD) / Pink Floyd

 

Missione Apollo 11

Il 20 luglio 1969 per la prima volta nella storia l'uomo toccò il suolo lunare. L'evento fu seguito da tutte le televisioni del mondo e la RAI organizzò una vera e propria maratona televisiva, dal titolo "25 ore sulla Luna".
Chi volesse rivivere le emozioni di coloro che seguirono gli avvenimenti incollati alle tv di casa (rigorosamente in bianco e nero) può guardare un breve spezzone della lunga diretta trasmessa dalla RAI (circa sei minuti) o un estratto dei momenti salienti (circa 35 minuti).

Chi, invece, vuole sapere come è stata progettata e condotta l'impresa che ha portato l'uomo sulla Luna può visitare il sito web Apollo 11 in real time, realizzato da un ricercatore della NASA, Brian Fest, utilizzando esclusivamente materiale storico. In particolare i 50 canali audio del controllo missione, che coprono 11.000 ore di registrazione, digitalizzati e ripristinati di recente e resi disponibili al pubblico.

Una ricostruzione storica degli avvenimenti è offerta anche dal documentario La Luna in diretta, trasmesso su Focus TV.

I libri citati (in ordine alfabetico per autore)