Gli anni tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento sono il crepuscolo di un’epoca dorata, intrisa di ambiguità e contraddizioni, di ricchezza e miseria, di raffinatezza e di angosce. Marcel Proust (1871-1922) è il più fine conoscitore e il più profondo narratore di questo crepuscolo.
La sua carriera di scrittore, immaginata e prospettata fin dalla giovinezza, si avvia piuttosto tardi: il giovane Proust pensa più alla vita dei salotti, agli articoli mondani, agli abiti e alle carrozze eleganti. Scrive su giornali di moda e partecipa a balli; si interessa anche di arte, scopre e traduce John Ruskin, rimane affascinato dal gotico che lo scrittore inglese aveva decantato, ma poi si allontana dalle posizioni estetiche di quest’ultimo e approda ad una sua personale estetica, oltre che a un suo canone artistico i cui protagonisti sono Jan Veermer, James Whistler e Claude Monet. Tra mostre d’arte e serate eleganti Proust trascorre un tempo trasognato che è quello della società fin de siècle. Ed è proprio sul finire del secolo che alcuni eventi cominciano a scuoterlo da questa specie di torpore aristocratico che per anni lo ha indotto a procrastinare gli impegni letterari.
Il primo è il caso Dreyfus. In quelli che Roger Shattuck chiama “gli anni del banchetto”, il clamoroso processo intentato contro Alfred Dreyfus convoglia decenni di paure sociali e di antisemitismo e spacca la Francia in due: essere dreyfusista non significa solo credere all’innocenza di Dreyfus; più l’affaire cresce, più questa posizione e quella avversa assumono caratteri ideologici importanti e dicotomici. Come Émile Zola con il suo famoso J’accuse, così anche Proust si schiera dalla parte di Dreyfus. Egli stesso peraltro, come l’accusato, è di famiglia ebrea; eppure gli ambienti mondani ed aristocratici che frequenta rimangono anche in seguito quelli dell’alta società militarista, nazionalista e anti-dreyfusista. Vivendo a contatto con questi due mondi, quello degli scrittori e degli intellettuali alla Zola e quello raffinato e sospeso nel fragilissimo acquario-bolla della belle époque, Proust affina le sue doti di osservatore e di conoscitore e prepara il suo futuro di scrittore.
Nel 1905 la morte della madre, a cui era profondamente legato, è l’episodio che lo convince definitivamente a dedicarsi alla scrittura, a porsi al lavoro su una grande opera. Così, quasi in uno stato di isolamento e, con il passare degli anni, sempre più debilitato dalle malattie respiratorie, Proust si accinge alla scrittura di un saggio letterario che, secondo il progetto iniziale, doveva contenere le confutazioni delle tesi del critico Charles Augustin de Sainte-Beuve (1804-1869). Tuttavia, la scrittura di questo testo prolifera, evolve, s’arricchisce senza sosta. Per circa quindici anni, Proust lavora incessantemente e specialmente di notte, assistito prima dall’autista Alfred Agostinelli e, dopo la fuga e la tragica morte di questi, dalla fedele governante Céleste Albaret, la quale accuratamente e fino all’ultimo giorno trascrive e sistema gli appunti dello scrittore. Céleste adopera una strategia per organizzare la crescita inarrestabile del romanzo: nei punti che Proust vuole integrare ed arricchire, incolla delle striscioline di carta, chiamate affettuosamente paperoles, in cui si sviluppano digressioni e lunghissime frasi. Il risultato di questo impegno incredibile è À la recherche du temps perdu, in sette volumi, dei quali gli ultimi due compariranno postumi, un immenso romanzo-saggio che narra ogni dettaglio della sua epoca e che soprattutto racconta il difficile percorso per divenire scrittore, per comprendere i motivi dell’arte e per scorgere l’accesso a quei momenti che crediamo perduti, ma che infine, soltanto smarriti, la letteratura sa farci ritrovare.
Tutti i grandi critici del Novecento hanno commentato la Recherche e quasi tutti i suoi aspetti sono stati indagati. Lo stile sintattico, con le sue incidentali centripete e le sue lunghe sospensioni, è l’aspetto che più contraddistingue la scrittura proustiana: frasi che si distendono a tappeto, lunghe in alcuni casi diverse pagine, ma che nulla hanno a che vedere con il flusso di coscienza che in quei medesimi anni rappresentava lo strumento del Modernismo. Il principio-guida per comprendere l’opera di Proust e quindi anche la sua scrittura è quello della contiguità: come nel celebre caso della madeleine, è l’impercettibile scivolamento dal tempo presente a qualche cosa di contiguo, di vicino, di affine, che permette di aprire quel varco sopra al tempo che credevamo perduto. Questa è chiaramente una semplificazione del pensiero proustiano, ma è quanto sta alla base della sintassi del romanzo: le frasi scivolano, le subordinate ci accompagnano da un concetto all’altro, le parentetiche introducono incisi che paiono estemporanei, ma che sollevano veli su motivi contigui e così il dettaglio posto tra parentesi diventa il dettaglio fondamentale, inaspettato come il sapore di una madeleine.
La Recherche si rivela essere una somma di cose: innanzitutto, la descrizione puntigliosa di un mondo e di un’epoca; un elogio estremamente appassionato e luminoso della funzione salvifica della letteratura; infine, il testimone culturale di una stagione fatta di scrittori che s’interrogavano sul proprio ruolo e sull’importanza della propria ricerca. Le risposte che Proust offre a simili quesiti sono ricchissime; ciononostante, la lettura della Recherche rimane indubbiamente impegnativa. Il primo volume, Dalla parte di Swann, si può leggere anche come un romanzo a sé, che contiene già molti dei temi fondamentali sviluppati in seguito.
Questa bibliografia, oltre alla Recherche, propone la lettura di alcuni scritti per così dire minori, che permettono di affacciarsi sullo sterminato mondo proustiano: L’indifferente anticipa le minuziose descrizioni mondane e vagamente decadenti; Sulla lettura condensa il pensiero dello scrittore riguardo al potere della parola e della letteratura; gli scritti sull’arte raccolgono il pantheon estetico dei riferimenti proustiani.
La bibliografia propone poi una sezione dedicata alla vita dello scrittore e al contesto storico-culturale di quegli anni, una sezione dedicata agli studi su Proust che rappresentano ormai dei classici della critica letteraria e, infine, una sezione di ulteriori letture con saggi più recenti e di approfondimento.
À LA RECHERCHE DU TEMPS PERDU
Du côté de chez Swann, 1914
À l’ombre des jeunes filles en fleur, 1919
La côté de Guermantes, 1920-21
Sodome et Gomorrhe, 1921-22
Prisonnière, postumo 1923
Albertine disparue, postumo 1925
Le Temps retrouvé, postumo 1927
Disponibile in diverse edizioni, in lingua originale e in traduzione:
Poesie / Marcel Proust; traduzione di Franco Fortini. Testo originale a fronte. - Torino: Einaudi, 1989
Collocazione: 122.g.057
L’indifferente / Marcel Proust; introduzione di Giorgio Agamben; con testo a fronte e una nota di Philip Kolb; traduzione di Mariolina Bongiovanni Bertini. - Torino: Einaudi, 1978
Collocazione: CHIOSTRO 843.914 PRO IND
Il piacere della lettura / Marcel Proust; prefazione di Emanuele Trevi; traduzione di Donata Feroldi. - Milano: Feltrinelli, 2016
Collocazione: CHIOSTRO 843.914 PRO PIA
Le mystérieux correspondant et autres nouvelles inédites / Marcel Proust; suivi de Aux sources de la Recherche du temps perdu par Luc Fraisse. - Paris: Éditions de Fallois, 2019
Collocazione: CHIOSTRO L FRE PRO MYS
Lettere / Marcel Proust; a cura di Luciano Anselmi. - Firenze: La Nuova Italia, 1972
Collocazione: CHIOSTRO 843.914 PRO LET
Le lettere e i giorni: dall’epistolario 1880-1922 / Marcel Proust; edizione italiana a cura di Giancarlo Buzzi; con uno scritto di Giovanni Raboni. - Milano: A. Mondadori, 1996
Collocazione: Coll.132.D.119
Lettres à M. et M.me Sydney Schiff, Paul Sonday, J.-E. Blanche, Camille Vettard, J. Boulenger, Louis Martin-Chauffier, E.R. Curtius, L. Gautier Vignal / Marcel Proust. - Paris: Librairie Plon, 1952
Collocazione: 708.d.014
Correspondance avec sa mère / Marcel Proust; lettres inédites présentées et annotées par Philip Kolb. - Paris: Librarie Plon, c1953
Collocazione: 711.f.019
Giornate di lettura: scritti critici e letterari / Marcel Proust; a cura di Paolo Serini. - Torino: Einaudi, 1958
Collocazione: Coll.057.C.237
Scritti mondani e letterari / Marcel Proust; edizione italiana condotta sul testo critico francese stabilito da Pierre Clarac e Yves Sandre a cura di Mariolina Bongiovanni Bertini. - Torino: Einaudi, 1984
Collocazione: Coll.338.C.083
Contro Sainte-Beuve / Marcel Proust; traduzione di Paolo Serini e Mariolina Bertini dall’edizione critica a cura di Pierre Clarac; saggio introduttivo di Francesco Orlando. - Torino: Einaudi, 1974
Collocazione: 159.h.005
Pastiches / Marcel Proust. - Reggio Emilia: Città armoniosa, 1982
Collocazione: 182.e.011
Il fantasma del bello: scritti sulle arti / Marcel Proust; cura e introduzione Roberto Peverelli; traduzione Luana Salvarani. - Milano: Medusa, 2008
Collocazione: COLLEGIO 701 PRO
Personaggi / Marcel Proust; a cura di Renato Mucci. - Firenze: Fussi, 1949
Collocazione: 372.d.052
Commento a Sesamo e gigli di John Ruskin / Marcel Proust; a cura di Barbara Piqué; prefazione di Giovanni Macchia. - [Milano]: Editoriale nuova, 1982
Collocazione: 384.b.004
La bibbia d’Amiens / John Ruskin; commento e note di Marcel Proust; traduzione di Salvatore Quasimodo. - Milano: SE, 1999
Collocazione: 245.e.48
Album Proust / iconografia ordinata e commentata da Luciano De Maria; con un saggio biografico di Pierre-Louis Rey; introduzione di Giovanni Raboni. - Milano: A. Mondadori, 1987
Collocazione: Coll.132.D.080
Paris du temps perdu / [photographie de] Eugène Atget; [textes de] Marcel Proust. - Paris: Hoëbeke, [2012] (Verona: Mondadori Printing)
Collocazione: COLLEGIO 779.092 ATG PAR
J’accuse: Il caso Dreyfus / Émile Zola; presentazione di Giuliano Ferrara. - [S.l.]: I Libri del Punto Esclamativo, c1985
Collocazione: 944.081 ZOL (presente nelle biblioteche di Borgo Trieste e di Santa Lucia)
Dreyfus / Fausto Coen. - Milano: Oscar Mondadori, 2002
Collocazione: 944.081 COE (presente nelle biblioteche di San Michele e “Caprioli” di Borgo Milano)
La signora Proust / Evelyne Bloch-Dano. - Genova: Il melangolo, [2006]
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* BLO
Proust in love / William C. Carter. - Roma: Castelvecchi, 2007
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* CAR
Vita di Marcel Proust / Jean-Yves Tadié; traduzione di Giovanni Bogliolo. - Milano: Mondadori, 2002
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* TAD
Monsieur Proust / Céleste Albaret; testo raccolto da Georges Belmont; traduzione e note di Augusto Donaudy. - Milano: SE, 2004
Collocazione: 292.e.019
Al ballo con Marcel Proust / Principessa Bibesco; traduzione e introduzione di Alberto Beretta Anguissola. - Palermo: Sellerio, 1978
Collocazione: 250.e.018
Proust ritrovato / Luciano Anselmi. - Bologna: Cappelli, 1984
Collocazione: 140.g.036
Proust inattuale / Alberto Beretta Anguissola. - Roma: Bulzoni, c1976
Collocazione: 136.f.044
La colomba pugnalata: Proust e la Recherche / Pietro Citati. - Milano: A. Mondadori, 1995
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* CIT
Marcel Proust / Ernst Robert Curtius; a cura di Lea Ritter Santini. - Bologna: il Mulino, [1985]
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* CUR
Rileggere Proust e altri saggi proustiani / Giacomo Debenedetti; prefazione di Giovanni Raboni. - Milano: Garzanti, 1994
Collocazione: 202.f.014
Proust / Giacomo Debenedetti; progetto editoriale e saggio introduttivo di Mario Lavagetto; testi e note a cura di Vanessa Pietrantonio. - Torino: Bollati Boringhieri, 2005
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* DEB
Marcel Proust e i segni / Gilles Deleuze. - Torino: Einaudi, 2001
Collocazione: 215.g.005
Proust o la genealogia del romanzo moderno / Ramon Fernandez. - Milano: Bompiani, 1980
Collocazione: 135.e.035
Figure 3: discorso del racconto / Gérard Genette. - Torino: Einaudi, 2006
Collocazione: 301.g.023
Tempo e ricordo nella Recherche di Marcel Proust / Hans Robert Jauss; prefazione di Alberto Beretta Anguissola. - Firenze: Le lettere, 2003
Collocazione: 272.b.008
Stanza 43: un lapsus di Marcel Proust / Mario Lavagetto. - Torino: Einaudi, 1991
Collocazione: Coll.188.D.212
Quel Marcel! Frammenti dalla biografia di Proust / Mario Lavagetto. - Torino: Einaudi, 2011
Collocazione: 382.c.006
L’angelo della notte: saggio su Proust / Giovanni Macchia. - Milano: Rizzoli, 1998
Collocazione: 122.e.021
Proust e dintorni / Giovanni Macchia. - Milano: A. Mondadori, 1989
Collocazione: 311.g.013
Tutti gli scritti su Proust / Giovanni Macchia. - Torino: Einaudi, 1997
Collocazione: 006.d.042
Marcel Proust e altri saggi / Glauco Natoli. - Napoli: Edizioni scientifiche italiane, stampa 1968
Collocazione: 109.f.041
Marcel Proust / George D. Painter. - Milano: Feltrinelli, 1970
Collocazione: 373.e.022
Marcel Proust e altri saggi di letteratura francese moderna / Leo Spitzer; con un saggio introduttivo di Pietro Citati. - Torino: Einaudi, stampa 1971
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* SPI
Proust / Jean-Yves Tadié. - Milano: Il saggiatore, 1985
Collocazione: Coll.259.D.026
Invito alla lettura di Marcel Proust / Maria Luisa Belleli. - Milano: Mursia, c1976
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* BEL
Guida a Proust / Mariolina Bongiovanni Bertini. - Milano: A. Mondadori, 1981
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* BON GUI
Introduzione a Proust / di Mariolina Bongiovanni Bertini. - Roma; Bari: Laterza, 1991
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* BON
La fragilità del cuore: oblio e lutto nella Recherche / Loredana Bolzan. - Venezia: Supernova, [1997]
Collocazione: 219.g.048
Redenzione e metafora: una lettura di Proust / Mariolina Bongiovanni Bertini. - Milano: Feltrinelli, 1981
Collocazione: 126.g.046
Marcel Proust / Georges Cattaui. - Torino: Borla, 1964
Collocazione: Coll.164.D.008
Proust tra due secoli / Antoine Compagnon. - Torino: Einaudi, 1992
Collocazione: Coll.188.D.226
Proust a Grjazovec: conferenze clandestine / Józef Czapski; a cura di Giuseppe Girimonti Greco; con un saggio di Wojciech Karpiński. - Milano: Adelphi, 2015
Collocazione: CHIOSTRO 843.914 CZA PRO
Come Proust può cambiarvi la vita / Alain de Botton; traduzione di Livia Ferrari. - Milano: Guanda, 1998
Collocazione: Biblioteca di Ponte Crencano 843.912 PRO* DEB
Il cappotto di Proust: storia di un’ossessione letteraria / Lorenza Foschini. - Milano: Mondadori, 2010
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* FOS
Proust e la cultura anglosassone / Carlo Lauro. - Roma: Bulzoni, 1995
Collocazione: COLL.279.D.007
Il taccuino perduto: un’inchiesta di Monsieur Proust: romanzo / Pierre-Yves Leprince; traduzione di Elena Cappellini. - Milano: Mondadori, 2016 (romanzo che ha Proust come protagonista)
Collocazione: CHIOSTRO 843.92 LEP TAC / Santa Lucia 843.914 LEP TAC
Marcel Proust e le reminiscenze anticipate / Alessandra Pecchioli Temperani. - Roma: Bulzoni, [1985]
Collocazione: 164.e.012
Contro la memoria / Alessandro Piperno. - Roma: Fandango libri, 2012
Collocazione: 360.e.012
Scritture estreme: Proust e Kafka / Franco Rella. - Milano: Feltrinelli, 2005
Collocazione: 304.c.009
Su Proust: Osservazioni su À la Recherche du Temps perdu / Jean-François Revel. - Firenze: La Nuova Italia, 1969
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* REV
Proust e il mondo sensibile / Jean-Pierre Richard. - Milano: Garzanti, 1976
Collocazione: 379.f.017
Filosofia di Proust: saggi sulla scrittura e la morte / Federica Sossi; introduzione di Franco Rella. - Milano: Unicopli, 1988
Collocazione: 172.f.033
Marcel Proust / di Domenico Tarizzo. - Firenze: La nuova Italia, 1968
Collocazione: Coll.165.D.014
Proust / William Sansom; traduzione di Lidia Zazo. - Milano: Leonardo, 1989
Collocazione: COLLEGIO 843.914 PRO* SAN
La musica in Proust / Luigi Magnani. - Torino: Einaudi, 1978
Collocazione: Coll.057.C.594
La musica, il tempo, l’eterno nella Recherche di Proust / Luigi Magnani; con un disegno di Giacomo Manzù. - Milano; Napoli: Ricciardi, 1967
Collocazione: 129.c.031
Al cinema con Proust / Anna Masecchia. - Venezia: Marsilio, 2008
Collocazione: Audiovisivi 791.43/MAS
Alla ricerca del cinema proustiano: film, sceneggiature, linguaggi, autori / Gianni Olla. - Roma: Bulzoni, 2010
Collocazione: Audiovisivi 791.4375/OLL
L’angelo scarlatto del mattino: il mistico e la musica in Marcel Proust / Stefano Toffolo. - San Pietro in Cariano: Il segno dei Gabrielli, 1997
Collocazione: 250.e.052
Verona nella geografia proustiana (dalla percezione sensoriale alla memoria inconscia) / Luciano Bonuzzi
Estratto da: Atti e memorie dell’Accademia di agricoltura scienze e lettere di Verona, V. 180. (2003-2004) - Pagine [153]-161
Collocazione: PER.C.0325 (seriale collocato in Veronensia).
Vidi gli alberi allontanarsi agitando disperatamente le braccia, come se dicessero: Quello che non riesci a sapere da noi oggi, non lo saprai mai più, se ci lasci ripiombare in fondo alla strada dalla quale cercavamo di issarci fino a te, tutta una parte di te stesso che noi ti stavamo portando cadrà per sempre nel nulla. In effetti, se ritrovai in seguito il tipo di piacere e di inquietudine che un attimo prima avevo riassaporato, e se una sera – troppo tardi, ma per sempre – mi dedicai interamente ad esso, da quegli alberi, in compenso, non appresi mai che cosa avessero voluto recarmi, né dove mi fossero già apparsi.
"All’ombra delle fanciulle in fiore" (trad. Giovanni Raboni, Meridiani Vol. 1, p. 872)
Schiudo a me stesso il mio cuore come una sorta di bacheca, mi guardo uno per uno tanti amori di cui gli altri non sapranno mai nulla. E di questa collezione, alla quale, adesso, sono ancora più attaccato che alle altre, mi dico – un po’ come Mazarino dei suoi libri, ma, del resto, senza alcuna angoscia – che sarà parecchio seccante doverla lasciare.
"Sodoma e Gomorra II" (trad. Giovanni Raboni, Meridiani Vol. 2, p. 845)
Era naturale e, tuttavia, non era indifferente; quelle strade mi ricordavano che era mio destino inseguire soltanto dei fantasmi, esseri la cui realtà, per buona parte, stava nella mia immaginazione.
"Sodoma e Gomorra II" (trad. Giovanni Raboni, Meridiani Vol. 3, p. 256)
Ma se, di colpo, pensavo alla sua camera con il letto vuoto, al suo piano, alla sua automobile, perdevo qualsiasi forza, chiudevo gli occhi, abbandonavo la testa sulla spalla sinistra come uno che sta per svenire. Quasi altrettanto male mi faceva il rumore delle porte, perché non era lei ad aprirle.
"Albertine scomparsa I" (trad. Giovanni Raboni, Meridiani Vol. 4, p. 40)
Ma ciascuno dei giorni passati è rimasto depositato in noi come in un’immensa biblioteca dove dei libri più antichi c’è un esemplare di cui nessuno, probabilmente, farà mai richiesta.
"Albertine scomparsa I" (trad. Giovanni Raboni, Meridiani Vol. 4, p. 40)
L’opera è solo una sorta di strumento ottico che lo scrittore offre al lettore per consentirgli di scoprire ciò che forse, senza il libro, non avrebbe visto in se stesso.
"Il tempo ritrovato" (trad. Giovanni Raboni, Meridiani Vol. 4, p. 596)
Il mondo si dilata fino a diventare inafferrabile, e per Proust la conoscenza passa attraverso la sofferenza di questa inafferrabilità.
Italo Calvino, "Lezioni americane. Sei proposte per il nuovo millennio", Mondadori, Milano 1993, p. 121.
Del non leggere
In libreria con l'opera di Proust
non ti danno un telecomando,
non puoi cambiare
sulla partita di calcio
o sul telequiz con in premio una volvo.
Viviamo più a lungo,
ma con minor esattezza
e con frasi più brevi.
Viaggiamo più veloci, più spesso, più lontano
e torniamo con foto invece di ricordi.
Qui sono io con uno.
Là, credo, è il mio ex.
Qui sono tutti nudi,
quindi di certo in spiaggia.
Sette volumi — pietà.
Non si potrebbe riassumerli, abbreviarli
o meglio ancora mostrarli in immagini?
Una volta hanno trasmesso un serial, La bambola,
ma per mia cognata è di un altro che inizia con la P.
E poi, tra parentesi, chi mai era costui.
Scriveva, dicono, a letto, per interi anni.
Un foglio dopo l'altro,
a velocità ridotta.
Noi invece andiamo in quinta
e — toccando ferro — stiamo bene.
W. Szymborska, Del non leggere, traduzione di P. Marchesani, dalla raccolta Qui (2009).