Trovati 9 documenti.
Kertész, Imre. - Scrittore ungherese (Budapest 1929 - ivi 2016). È noto per il resoconto semiautobiografico dell'Olocausto che costituisce l'argomento della trilogia Sorstalanság (trad. it. Essere senza destino, 1999), A kudarc (1988; trad. it. Fiasco, 2003) e Kaddis a meg nem született gyermekért (1989, Kaddisch per il bambino non nato). Premio Nobel per la letteratura (2002).
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Trovati 9 documenti.
Diario dalla galera / Imre Kertesz ; traduzione di Krisztian Sandor ; a cura di Alessandro Melazzini
Milano : Bompiani Overlook, 2009
Bompiani overlook
Abstract: Dal 1964 Imre Kertész ha tenuto questo diario. Il Premio Nobel per la Letteratura del 2002 vi si abbandona completamente: lascia traccia delle sue indecisioni, delle sue sconfitte, dei suoi dubbi; ma riaffiorano, rapidi e fulminei, anche i ricordi più crudi della sua detenzione nel campo di concentramento di Auschwitz; o, poco più avanti, appare l'invasione russa in una Ungheria appena uscita dal conflitto mondiale e già vessata da un nuovo totalitarismo; quindi il crollo del comunismo e le residue speranze di uno scrittore e di un popolo in una Europa nuova. Le pagine, infine, straordinarie, dedicate a sua madre che lo sta per lasciare. Ovunque, a ogni passo, è un palpitare di riflessioni, esperienze vissute, improvvise accensioni, amori letterari, cadute, passioni. Il diario non è solo il racconto di un secolo sconvolto dalla furia umana, ma anche la chiave d'ingresso, lasciata sulla soglia a qualunque lettore voglia avventurarvisi, al mondo interiore di un grande scrittore.
Essere senza destino / Imre Kertész ; traduzione di Barbara Griffini
4. ed
Milano : Feltrinelli, 2005
Universale economica ; 1776
Abstract: Gyurka non ha ancora compiuto quindici anni, quando una sera deve salutare il padre costretto a partire per l'Arbeitsdienst. Alla domanda perché agli ebrei venga riservato un simile trattamento, il ragazzo rifiuta di condividere la risposta religiosa, questo è il volere di Dio. Perché dovrebbe esserci un senso in tutto questo? Poco dopo Gyurka viene arruolato al lavoro forzato presso la Shell, e da lì, un giorno, senza spiegazione, viene costretto a partire per la Germania. La voglia di crescere, di vedere e imparare, l'impulso vitale di questo ragazzo sono così marcati e prorompenti, che la sua ratio trova sempre una buona ragione perché le cose avvengano proprio in quel modo e non in un altro.
Liquidazione / Imre Kertész ; traduzione di Antonio Sciacovelli
Milano : Feltrinelli, 2005
I narratori
Abstract: Autore di genio, scrittore e traduttore, B. si uccide improvvisamente. Keserü, il suo editore e amico, si sente obbligato a compiere una ricerca volta da un lato a scoprire i motivi del suicidio e dall'altro a trovare l'ultimo romanzo di B., all'interno del quale è convinto di trovare spiegazione non solo del gesto dell'amico ma, più radicalmente, dell'esistenza e del senso del dolore. Giocato su diversi registri narrativi (lettere, testi teatrali, racconti), metafora di una realtà instabile e sempre in movimento, il romanzo del premio Nobel ungherese racconta la frammentazione e la perdita dei punti di riferimento, lo smantellamento di un mondo, la liquidazione di una casa editrice, del regime comunista, della vita di un uomo.
Milano : Bompiani Overlook, 2007
Bompiani Overlook
Abstract: Lungi dal considerare l'Olocausto come un'eccezione deviante rispetto al cammino della cultura occidentale, Kertesz espone in questi tre saggi la concezione che vede in esso piuttosto il logico esito, la punta estrema della progressiva decadenza dell'Occidente, che giunge a nullificare il valore della persona umana, fino a procedere con rigore scientifico alla sua eliminazione fisica. Kertesz, che ha vissuto la tragedia dei campi di concentramento sulla propria pelle, individua con grande lucidità le difficoltà di esprimere la verità dell'Olocausto, di qualcosa che sfugge alla stessa normalità storica, con il linguaggio usuale. Un volume imprescindibile per avventurarsi nei significati profondi del più grande crimine della civiltà occidentale e della più grande disfatta del suo spirito. Imre Kertesz è stato Premio Nobel per la letteratura nel 2002.
Essere senza destino / Imre Kertész ; traduzione di Barbara Griffini
Milano : Feltrinelli, 1999
I Narratori
Abstract: Gyurka non ha ancora compiuto quindici anni, quando una sera deve salutare il padre costretto a partire per l'Arbeitsdienst. Alla domanda perché agli ebrei venga riservato un simile trattamento, il ragazzo rifiuta di condividere la risposta religiosa, questo è il volere di Dio. Perché dovrebbe esserci un senso in tutto questo? Poco dopo Gyurka viene arruolato al lavoro forzato presso la Shell, e da lì, un giorno, senza spiegazione, viene costretto a partire per la Germania. La voglia di crescere, di vedere e imparare, l'impulso vitale di questo ragazzo sono così marcati e prorompenti, che la sua ratio trova sempre una buona ragione perché le cose avvengano proprio in quel modo e non in un altro.
Kaddish per il bambino non nato / Imre Kertesz ; traduzione di Mariarosaria Sciglitano
Milano : Feltrinelli, 2006
I narratori
Abstract: Nel culto ebraico, il kaddish è una breve preghiera composta da piccole formule di lode a Dio in lingua aramaica. Ricorre spesso durante le orazioni giornaliere e viene recitata anche in suffragio dell'anima di un parente. La prima parola del libro è No!. È così che il narratore, uno scrittore ebreo ungherese di mezz'età, György Köves, risponde a un conoscente che gli chiede se ha un figlio. È la stessa risposta data alla moglie (ora ex moglie) quando, anni prima, lei aveva espresso un desiderio di maternità. Mentre il narratore si rivolge al bambino che non si è sentito di mettere al mondo, introduce il lettore nei labirinti della sua coscienza, drammatizzando i paradossi che accompagnano la sopravvivenza alla catastrofe di Auschwitz.
Verbale di polizia / Imre Kertesz, Peter Esterhazy ; traduzione di Giorgio Pressburger
Bellinzona : Edizioni Casagrande, [2007]
Scrittori
Abstract: Il protagonista sta viaggiando in treno, da Budapest a Vienna. Ha un biglietto di prima classe, la prenotazione, il passaporto. Ma quando viene effettuato il controllo doganale tutto precipita e ciò che, dopo il crollo dei regimi comunisti, avrebbe dovuto essere diverso si dimostra in realtà uguale a prima, uguale a sempre. Di colpo il personaggio di Imre Kertész (che non è altri che Kertész stesso) è sopraffatto dal terrore usuale, quello stesso terrore che lo ha tenuto in scacco per tutta la vita e di cui ora - nel 1991 - aveva creduto di essersi liberato. È questo meccanismo che porta un rispettabile cittadino a sdoppiarsi, a diventare crudele spia di se stesso e vittima kafkiana allo stesso tempo. Sono invece serene e divertite le vicende del protagonista del racconto "Vita e letteratura" di Esterhàzy (che è l'autore stesso), a sua volta in viaggio tra Budapest e l'Austria.
Storia poliziesca / Imre Kertesz ; traduzione di Mariarosaria Sciglitano
Milano : Feltrinelli, 2007
I narratori
Abstract: Antonio R. Martens, un agente della polizia segreta di uno stato sudamericano non meglio specificato, ha lasciato al suo difensore d'ufficio un manoscritto redatto poco prima di essere condannato alla pena di morte. Era stato agente durante gli anni della dittatura, entrando nel Corps (così si chiamava l'unità), poco prima che scoppiasse il caso Salinas. Diaz e Rodriguez erano i suoi superiori. Nei pochi mesi di collaborazione aveva imparato da loro che la logica poteva essere stravolta tanto da far perdere qualsiasi punto di riferimento. Il manoscritto ricostruisce gli eventi che portano alla morte di Enrique Salinas, figlio di uno dei più grandi imprenditori del paese.
Senza destino / un film di Lajos Koltai ; musica di Ennio Morricone
Milano : Medusa home entertainment, [2006]
Abstract: Dal romanzo del premio Nobel Imre Kertész, la storia dell'Olocausto vista attraverso lo sguardo di un ragazzino ungherese. Gyurka Koves ha solo 15 anni quando i Nazisti cominciano le deportazioni degli ebrei ungheresi. Comincia il doloroso viaggio nei campi di concentramento...