Trovati 19 documenti.
Negli ultimi anni sono stati pubblicati numerosi volumi che denunciano il dilagare dell'ignoranza, anche con particolare riferimento al nostro paese.
I dati ci descrivono un'Italia priva di conoscenze e di competenze, un paese 'senza sapere'. Siamo talmente ignoranti da non comprendere perfino quanto sia grave e pericoloso il nostro livello di ignoranza, e da non correre ai ripari. Ciò che inquieta di più è che anche i nostri governanti − nazionali e locali, in attività e in quiescenza più o meno temporanea, così come quelli che si stanno scaldando in panchina, in attesa che venga il loro turno − non sembrano occuparsi o preoccuparsi del problema, non rendendosi conto del prezzo che quotidianamente l'intera società italiana è costretta a pagare per i guasti provocati dall'ignoranza.
(Giovanni Solimine, "Senza sapere. Il costo dellignoranza in Italia")
Dal 1 febbraio 2017 Giovanni Solimine è Presidente della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, organizzatrice del Premio Strega. Solimine, direttore del Dipartimento di Scienze documentarie, linguistiche e filologiche dell'Università La Sapienza, come consulente del Comune di Verona ha redatto il "Progetto Biblioteconomico per la Biblioteca Civica e il Sistema Bibliotecario Urbano" della nostra città.
Ci congratuliamo con lui e vi proponiamo una selezione dei suoi libri.
Trovati 19 documenti.
Roma : Carocci, 2015
Abstract: La biblioteca come luogo del sapere e la biblioteconomia come scienza si sono dovute misurare con le numerose trasformazioni determinate dall'evoluzione tecnologica che ha investito modi e strumenti di trasmissione della conoscenza. Alle biblioteche non è più semplicemente assegnato il compito di raccogliere libri, catalogarli e gestirne prestito e conservazione, ma anche quello di realizzare una vera e propria attività editoriale, riappropriandosi di un ruolo che era stato degli scriptoria medioevali, attraverso processi di digitalizzazione e di promozione di pubblicazioni e archivi open access, configurandosi, dunque, come istituzioni capaci di costruire ed organizzare il sapere. Il volume, rivolto a studiosi, studenti e bibliotecari, presenta una trattazione organica e aggiornata delle principali questioni che investono il mondo delle biblioteche e delle tendenze in atto a livello internazionale. Affrontando gli argomenti in chiave problematica e non prescrittiva, gli autori dei saggi intendono stimolare riflessioni e discussioni su questioni e realtà attraversate da cambiamenti profondi ma, proprio per questo, affascinanti e complesse.
La biblioteca. Scenari, culture, pratiche di servizio
Laterza, 01/02/2015
Abstract: La rivoluzione digitale sta trasformando radicalmente i modi della produzione e le dinamiche dell'organizzazione e della circolazione del sapere. Uno studio completo sulla biblioteca contemporanea che è anche un manuale di biblioteconomia.
Roma : Associazione italiana biblioteche, 2014
Abstract: Come scrive nella sua prefazione Giovanni Solimine, “questo volume finisce con l’assumere implicitamente un taglio manualistico, per la precisione e il rigore con cui vengono affrontate alcune questioni di rilevanza fondamentale, alle quali qui posso fare solo un rapido accenno: mi riferisco al metodo di lavoro, impiantato su un team di coordinamento, che ha consentito e favorito la crescita professionale anche dei colleghi meno esperti o che operavano nelle situazioni di maggiore debolezza; al grado di approfondimento raggiunto nella descrizione del profilo delle comunità da seguire, nella individuazione delle “famiglie” tipologiche tra le biblioteche del Sistema e nella enunciazione delle rispettive finalità, nella identificazione e articolazione dei livelli di cooperazione; alla personalizzazione della griglia da applicare nell’analisi quali-quantitativa delle collezioni possedute e della politica corrente delle acquisizioni; alla puntuale progettazione di un piano triennale col quale scandire lo sviluppo delle collezioni e alla stima del fabbisogno di risorse che esso comporta. Questo volume, senza volersi cimentare con la formalizzazione di linee guida e senza pretendere di insegnare niente a nessuno, ha individuato un punto di equilibrio, a mio avviso molto elevato, tra l’enunciazione di princìpi e l’elaborazione di strumenti operativi.”
Senza sapere : il costo dell'ignoranza in Italia / Giovanni Solimine
Roma ; Bari : Laterza, 2014
Saggi tascabili Laterza ; 402
Abstract: L'Italia sembra non rendersene conto: tutte le statistiche ci ricordano il basso livello di competenze degli studenti e della popolazione adulta, lo scarso numero di laureati e diplomati che il nostrono invecchiato e gracile sistema produttivo non è capace di assorbire, la debole partecipazione dei nostri concittadini alla vita culturale. Un paese povero di risorse materiali e in ritardo dovrebbe investire in formazione più degli altri paesi. Invece continua a non avere una politica della conoscenza, fondamentale per la costruzione del nostro futuro: gli investimenti in istruzione e ricerca ci costerebbero meno di quanto ci costa l'ignoranza. Questo è il paradosso di un'Italia senza sapere.
Senza sapere. Il costo dell'ignoranza in Italia
Laterza, 30/04/2014
Abstract: L'Italia sembra non rendersene conto: tutte le statistiche ci ricordano il basso livello di competenze degli studenti e della popolazione adulta, lo scarso numero di laureati e diplomati che il nostro invecchiato e gracile sistema produttivo non è capace di assorbire, la debole partecipazione dei nostri concittadini alla vita culturale.Un paese povero di risorse materiali e in ritardo dovrebbe investire in formazione più degli altri paesi. Invece continua a non avere una politica della conoscenza, fondamentale per la costruzione del nostro futuro: gli investimenti in istruzione e ricerca ci costerebbero meno di quanto ci costa l'ignoranza. Questo è il paradosso di un'Italia senza sapere.
Laterza, 16/03/2011
Abstract: Le statistiche ci dicono che in Italia si legge poco, drammaticamente meno che negli altri paesi. Il 'lettore forte', come l'Istat definisce chi legge almeno un libro al mese, è una persona che non fa parte della maggioranza degli italiani, è fuori dalla 'norma'. E il futuro che si annuncia non sembra migliore. Le differenze per genere, fascia d'età, area geografica, livello culturale e sociale non solo si confermano ma si radicalizzano.Giovanni Solimine analizza i numeri di questa incrollabile allergia alla lettura, riflette sul profilo di chi legge, sui suoi gusti e sui suoi stili di vita, confronta i dati del panorama del libro e dell'editoria con gli altri consumi culturali e delinea qualche possibile strategia per voltare finalmente pagina.
L' Italia che legge / Giovanni Solimine
Roma ; Bari : GLF editori Laterza, 2010
Saggi tascabili Laterza ; 347
Abstract: Occhialuto, emaciato, con difficoltà a relazionarsi con gli altri, se è un uomo. Se donna, anche racchia e un po' snob. È una caricatura del lettore abituale, certo, ma molto resistente. Un'immagine distorta dovuta al fatto che il lettore forte, come l'Istat definisce chi legge almeno un libro al mese, è una persona che non fa parte della maggioranza degli italiani, è fuori dalla norma. Il lettore italiano risponde al profilo medio di un giovane dei centri urbani, sotto i 34 anni, che gode di un certo benessere e fra gli obiettivi di vita ha il miglioramento professionale e culturale. La maggior parte è donna. Poi ci sono 20 milioni di italiani che non leggono libri e fra i non lettori assoluti (né di libri né di giornali) spiccano gli uomini adulti. Perché? Perché nella società italiana si sono affermati valori e stili di vita che evidentemente non riconoscono alla cultura, in particolare quella scritta, un ruolo di primo piano. Le iniziative di promozione del libro sono tante e diffuse sul territorio, basti pensare al Manifesto per la lettura nato nel 2008 grazie all'alleanza fra editori, librai, biblioteche e insegnanti. Ma ancora c'è molto da fare: da una maggiore attenzione al pubblico più giovane allo spostamento del target per la promozione dai cosiddetti lettori forti a quelli medi, dal sostegno a scuole e biblioteche al ruolo delle librerie.
Firenze : Le lettere, 2010
Pinakes ; 6
Abstract: Shiyali Ramamrita Ranganathan inizia a scrivere quest'opera perché spinto dal bisogno di ricondurre i saperi professionali e le procedure bibliotecarie a un insieme di principi essenziali. Nel descrivere e sostenere i cinque enunciati che egli individua come sintesi della concezione di biblioteca e biblioteconomia, attinge esempi e argomentazioni dalla pratica quotidiana del suo lavoro, dalla storia e dalla cultura filosofico-religiosa indiana a cui somma la rielaborazione di molte idee maturate nel corso dell'attività d'insegnante. In ragione di questo peculiare corredo di esperienze e teoria, Le cinque leggi della biblioteconomia, rappresentano un caso particolarissimo poiché sono riuscite a restare al centro del dibattito biblioteconomico al di fuori del tempo e dello spazio in cui sono nate e a rendere Ranganathan una delle figure di primissimo piano del pensiero e della tradizione biblioteconomica internazionale.
Milano : Bibliografica, 2010
Bibliografia e biblioteconomia ; 94
Abstract: Il volume si concentra sugli strumenti di trattamento e ricerca da applicare nella gestione dei nuovi documenti multimediali, in particolare nell'ambito delle biblioteche ibride e di quelle digitali. La problematica si collega direttamente alle questioni della disseminazione e della fruizione dei documenti, evidenziando la necessità di nuove modalità multimediali per la ricerca e il reperimento di tutte le tipologie di documenti digitali. Nel contesto internazionale, l'insieme di tutte le questioni confluisce nella metodologia del MultiMedia Information Retrieval (MMIR). Tra gli obiettivi del saggio, è dimostrare che nella ricerca di informazione può essere limitativo operare entro i termini di un Information Retrieval (IR) generico. Nella pratica tradizionale ogni genere di trattamento documentale è costretto alle condizioni dell'analisi e della ricerca attraverso il solo linguaggio testuale; è necessario, invece, considerare criteri più ampi, quali quelli del MMIR, in base a cui ogni tipo di documento digitale possa essere analizzato e ricercato attraverso gli elementi di linguaggio più adatti alla sua natura propria.
Roma : Associazione italiana biblioteche, 2009
Abstract: Lavorare nelle biblioteche italiane non è facile e lavorare in quelle meridionali lo è ancora meno (...). All'interno di questo scenario (...) un ruolo importante è stato occupato dalle sezioni regionali dell'AIB, che spesso rappresentavano l'unica occasione per 'fare rete', per incontrare i colleghi e sentirsi parte di una comunità professionale, per 'rubare il mestiere' a chi era più esperto, per entrare in contatto con le poche 'buone pratiche', quasi sempre legate indissolubilmente ad alcune figure che non esito a definire carismatiche, e provare ad imitarle almeno in parte, anche per non lasciarsi prendere dallo scoramento e per sperare che qualcosa potesse cambiare. (...) Tra le rassicuranti figure alle quali poter guardare con fiducia e capaci di contagiarci con la loro passione civile e l'entusiasmo di chi crede al ruolo delle biblioteche, c'è sempre stato Terzio Di Carlo, un punto di riferimento importante per più generazioni di bibliotecari, non solo abruzzesi o meridionali e non solo pubblici. (Giovanni Solimine)
Biblioteconomia: principi e questioni / a cura di Giovanni Solimine e Paul Gabriele Weston
Roma : Carocci, 2007
Beni culturali ; 31
Abstract: Il volume - che si richiama al manuale di Paola Geretto, Lineamenti di biblioteconomia (1991), conservandone sostanzialmente l'impianto ma aggiornandone e arricchendone i contenuti - affronta le principali questioni che sono oggi al centro del dibattito internazionale in ambito biblioteconomico. I diversi capitoli, affidati ad autorevoli esperti, prendono in esame tutti gli aspetti del servizio bibliotecario: dalla progettazione degli spazi e dall'assetto istituzionale e normativo fino alla costruzione e valorizzazione delle raccolte documentarie, dall'organizzazione dei servizi per gli utenti alla realizzazione di reti cooperative, dagli strumenti di informazione e consultazione alle politiche di promozione, dai sistemi di gestione della qualità alla valutazione dell'efficacia, dai principi di catalogazione alle applicazioni delle tecnologie digitali, dalla gestione dei fondi antichi ai temi della conservazione. Per ciascun tema viene fornita una presentazione dei principi fondanti, lo stato dell'arte in Italia e il confronto con il dibattito internazionale. L'esposizione problematica è coniugata con suggerimenti di carattere tecnico-pratico e accompagnata da un corredo di materiali di orientamento.
La biblioteca : scenari, culture, pratiche di servizio / Giovanni Solimine
Roma ; Bari : GLF editori Laterza, 2004
Manuali Laterza ; 198
Abstract: La rivoluzione digitale sta trasformando radicalmente i modi della produzione e le dinamiche dell'organizzazione e della circolazione del sapere. Uno studio completo sulla biblioteca contemporanea che è anche un manuale di biblioteconomia. Giovanni Solimine insegna Biblioteconomia all'Università della Tuscia (Viterbo) e dirige il Bollettino AIB. Rivista italiana di biblioteconomia e scienza dell'informazione.
Milano : Bibliografica, 2003
Bibliografia e biblioteconomia ; 69
Abstract: Il volume tratta dei servizi bibliotecari nei loro diversi aspetti, dalla progettazione alla gestione, dalla valutazione agli aspetti comunicativi, proponendo uno stile di lavoro per progetti e orientato al miglioramento continuo. Lo scopo è quello di costruire biblioteche orientate al servizio e presentare strumenti per la gestione del cambiamento.
Le raccolte delle biblioteche : progetto e gestione / Giovanni Solimine
Rist
Milano : Bibliografica, 2001
Bibliografia e biblioteconomia ; 55
Controllo bibliografico universale / Giovanni Solimine
Roma : Associazione italiana biblioteche, 1995
ET ; 8
Gestione e innovazione della biblioteca / Giovanni Solimine
Milano : Bibliografica, 1990
Bibliografia e biblioteconomia ; 39
Milano : Bibliografica, [1985]
Bibliografia e biblioteconomia ; 22
Laterza, 2/20/2020
Abstract: Si legge in modo diverso dal passato, ci si informa in maniera più complessa di come lo si faceva solo pochi anni fa. E sono soprattutto i giovani ad avere abitudini di consumo culturale e mediale assai lontane da quelle dei loro genitori. Ma cos'è questo nuovo che sta prendendo il posto del vecchio? E che effetti la rete sta producendo sulla trasmissione, sulla produzione e sul concetto stesso di cultura?